Niente pensione alla Posta perch? … morto
Aspetta inutilmente presso l’ufficio postale del suo paese, Capua, per ritirare la rata della pensione del mese gennaio. Quando tocca a lui riscuotere l’assegno, l’impiegato postale gli comunica che nulla era stato accreditato dall’istituto erogante a suo nome. Nulla di grave, forse ? stata una semplice svista, ha pensato il pensionato 85 enne, protagonista di questa incredibile storia. Ma quando pochi giorni dopo si presenta alla sede dell’istituto che avrebbe dovuto emettere l?assegno, resta di stucco quando gli comunicano i motivi per i quali gli era stata sospesa la pensione. “Lei risulta deceduto il 28 luglio del 2005” si ? sentito dire il povero pensionato dal funzionario apparso notevolmente imbarazzato oltre che sorpreso. Nessun errore informatico ne computer impazzito, qualcuno aveva inserito i suoi dati di morte. Di fronte alle proteste dell?anziano signore, che giustamente non solo rivendicava un suo diritto avviando subito accurati scongiuri ma denunciava la strana circostanza secondo la quale nonostante l’Istituto lo aveva praticamente depennato perch? deceduto da mesi egli aveva continuato a riscuotere la pensione da agosto fino a dicembre 2005 tredicesima compresa. “Si calmi, vedremo di correggere l’errore”- si ? sentito rispondere dall’impiegato, “Stia tranquillo, vedr? che nello spazio di pochi giorni risolveremo tutto”. Ma cos? non ? avvenuto, nonostante l?anziano signore abbia presentato un regolare certificato di esistenza in vita. La pensione per un anziano ? tutto e senza di essa i problemi aumentano. Passato quasi un mese da quando ha scoperto di “essere morto”, il signore, si ? rivolto ad un legale che ha scritto all’Istituto, intimandogli il ripristino urgente della pensione “illegalmente annullate per supposto decesso?. Inoltre, il legale ha anche chiesto il nome del funzionario responsabile della pratica, nei confronti del quale, se ci saranno le condizioni, intende avviare un procedimento risarcitorio.