Il ?tuttologo? bellonese

Aveva una corporatura obesa, una voce dal tono altezzoso, un carattere da prepotente ed era incline alla calunnia e alla maldicenza. Molti bellonesi, per evitare litigi, sottostavano alle sue imposizioni, alle sue pretese di volere essere il ?sapiente? e l?indiscutibile giudice di ogni manifestazione civile o religiosa. Durante le festivit? patronali costui imponeva le sue decisioni: la scelta del concerto musicale, le luminarie delle strade cittadine, la ditta pirotecnica, i cantanti per la chiusura dei festeggiamenti etc. Il suo nome era Antonio Iorio, ma tutti lo conoscevano con uno strano soprannome:? ?Ntonio ?e marcagliuosso?. Il suo matrimonio non era stato allietato da eredi e, per colmare il vuoto, spesso avvicinava i bambini per una carezza ma i piccoli, di fronte a quel grassone, fuggivano impauriti. Nel periodo estivo svolgeva l?attivit? di mediatore che gli permetteva di vivere una vita modesta. Vestiva in modo trasandato ma, nei giorni della festa patronale, indossava un abito nuovo e si gongolava tra gli amici che incontrava in Piazza Umberto I. Durante le esibizioni dei concerti musicali, il mercoled? della festa, se ne stava seduto di fronte alla ?cassa armonica? gesticolando come se fosse il direttore musicale. Al termine delle esecuzioni chiedeva il giudizio agli amici e, se era diverso dal suo, apriti cielo! Erano tacciati di ignoranza e di incompetenza, da lui che, per di pi?, era anche sordo ad un orecchio! In una delle feste patronali si esibirono a Bellona due ottimi concerti musicali: quello di Gioia del Colle diretto dal Maestro Falcicchio (di cui ?il nostro? era un patito), e quello di Sturno diretto dal Maestro Aufiero. Ad un violinista, maestro di musica, che se ne stava con gli amici ad ascoltare, Marcagliuosso chiese: ?Voi che dite di essere maestro di musica ditemi che cosa pensate di questi due concerti musicali! ?. E il violinista: ?Sono due ottimi concerti musicali diretti da due valenti Maestri. Nessuno prevale sull?altro. Ambedue sono eccellenti nelle esecuzioni!?. Ed egli di rimando: ? E voi dite di sapere la musica? Ma fatemi il piacere!? ed alz? la mano in senso dispregiativo. Il violinista, ritenutosi offeso in ci? che egli aveva di pi? caro, lo colp? con due violenti pugni sugli occhi. Quell?anno Antonio Iorio, durante i giorni di festa, nascose i lividi agli occhi con un paio di occhiali scuri. Molti bellonesi che avevano subito prepotenze o calunnie dal grassone, si complimentarono con il violinista che rispose: ? Invece di subire, avreste dovuto farlo voi molto tempo prima!?.

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