Un orgoglioso emarginato
Aveva sostato in piazza d?armi per pochi giorni e la sua casa era una Peugeot, con i finestrini rivestiti con buste di plastica, dove, insieme a sua moglie, si riparava dal freddo intenso. Durante le ore della giornata, l?uomo, sulla sessantina, faceva il parcheggiatore abusivo e, con i soldi guadagnati, poteva consumare, insieme alla sua compagna, un pasto caldo. I residenti delle vicine case popolari gli offrivano indumenti e qualche coperta per ripararsi dal freddo della notte. Ma, spesso, l?uomo rifiutava perch? colpito nel suo orgoglio e, ringraziava, dicendo che preferiva guadagnare e comprare ci? che gli occorreva. E sua moglie, che non condivideva questa sua convinzione, andava su tutte le furie. Nessuno dei residenti riusciva a farlo retrocedere dalle sue decisioni. Spesso la sera si intratteneva con i ragazzi che andavano in piazza d?armi per vedere questo strano uomo, ed egli raccontava, in uno strano italiano, le disavventure della sua vita di girovago. Era originario della Macedonia ed era da tutti conosciuto con il nome di Stefan. Bastava chiedere a chiunque e la descrizione era sempre la stessa: un uomo snello, con un paio di baffetti, in compagnia di una donna dai capelli biondi alla guida di una Peugeot. Sono rimasti per una settimana in piazza d?armi, poi sono scomparsi senza lasciare tracce. L?improvvisa scomparsa dei due, ha suscitato tanto disappunto poich? erano in molti i residenti che provavano un profondo senso di solidariet?: facevano a gara per offrire loro un piatto caldo ed un bicchiere di vino. Avrebbero voluto ospitarlo, in queste sere gelide, nelle loro case ma egli, sempre per orgoglio, ringraziava con un flebile sorriso. Non voleva rinunciare alla sua esistenza di uomo ramingo. Spesso altri Rom sono ritornati ed i residenti sperano che un giorno ritorni anche il buon Stefan. Quel giorno, ci dicono, lo festeggeremo come un caro amico. Sar? come il ritorno del figliol prodigo!
Stampa questo post
