L’ing. Luigi Romano stila proposte di modifica al Piano Territoriale Regionale

(dall’ing. Luigi Romano riceviamo e pubblichiamo) – L?ing. Romano, componente della Commissione di Studio dell?Ordine degli Ingegneri di Caserta impegnata a studiare la proposta del Piano Territoriale Regionale e a stilare eventuali proposte di modifica, ha dato il suo apporto culturale e professionale alla individuazione delle complesse problematiche del Piano.
Il tecnico Bellonese, esperto urbanista, gi? noto agli ambienti professionali e politici per aver condotto vittoriosamente, di recente, una battaglia per la modifica del comma 3) dell?art. 44 della L.R.16/2004 (articolo che impediva qualsiasi intervento edilizio nei comuni sprovvisti di Piano Regolatore Generale n.d.r.) ha indicato, nelle riunioni tematiche tenutasi presso l?Ordine sotto la regia del suo presidente ing. Severino, alcuni punti chiave dei Quadri del Piano Territoriale che abbisognano di attenta valutazione e di rettifica nell?indirizzo strategico.
Queste proposte, assieme alle altre scaturite dalle indicazioni di altri valenti ingegneri facenti parte della Commissione, saranno discusse con gli altri Ordini professionali e le risultanze saranno portate all?attenzione dell?assessore all?Urbanistica della prov. di Caserta arch. Cajola nei prossimi giorni

1) RETE DELL?INTERCONNESSIONE
Il piano della rete viaria predisposto nel PTR, afferma l?ing. Romano, non affronta, in modo organico, il problema principe che ? quello del trasporto di massa, unico ed efficace sistema per affrontare le sfide attuali e future dell?habitat (crisi energetica, effetto serra, vivibilit? urbana ed altri impatti ambientali, quali la depauperazione dei beni architettonici, l?inquinamento acustico, il rischio incidenti , il rischio ambientale ed altri)
Risulta necessario individuare delle aree strategiche ? veri e propri nodi Terminal ? afferma il tecnico, da dove far partire infrastrutture privilegiate per il trasporto rapido di massa sia ferrato che su gomma.
Ad esempio, un Terminal potrebbe essere Capua ? per la posizione strategica che esso assume ? da dove far partire le connessioni coordinate per il trasporto di massa verso Caserta (ferrovia e sistema urbano), Grazzanise (aeroporto), Aversa (ferrovia), Acerra (porta Alta Velocit?), verso Napoli (ferrovia e sistema urbano) e Sistemi Principali extra provinciali.

2) QUADRO DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI
Anche per i sistemi metropolitani ? propone l?ing. , ? necessaria una politica di mobilit? ? strutturale e gestionale – basata su terminal strategici dai quali far partire poi i sistemi di trasporto di massa (un tentativo- e su questa linea bisogna insistere – lo sta facendo la citt? di Caserta con il terminal al parcheggio della Reggia).
Di converso, per ridurre il problema del carico urbanistico ? afferma il tecnico nelle sue note – ? necessario privilegiare, in modo convinto, il recupero dell?esistente, mentre nello sviluppo urbano si deve puntare al modello di citt? parco perfettamente coerente con il contesto ambientale e territoriale in cui va ad inserirsi.

3) QUADRO DEI SISTEMI TERRITORIALI DI SVILUPPO
La sfida oggi dell?economia ? di tipo globale e con essa dovremo fare i conti nel prossimo futuro.
Risulta necessario, dice l?ing. Romano, individuare con chiarezza e determinazione, gi? da ora, le prospettive di sviluppo (Poli di Sviluppo o Direttrici) dei vari Sistemi, che poi dovranno essere opportunamente sviluppati nel PTCP (di cui poi dovr? essere tenuto in conto nella predisposizione del sistema di sostegno economico regionale).
In tale ottica dovranno essere fatte, da parte degli Enti locali, le scelte di appartenenza delle singole realt? locali.
Bellona, precisa il tecnico, ? stata inserita nel sistema territoriale C6 ? dominante Rurale-Manifatturiera-
Necessita un approfondito dibattito per la individuazione del sistema pi? consono allo sviluppo del nostro paese.

4) QUADRO DEI CAMPI TERRITORIALI COMPLESSI
Manca, nella individuazione dei Campi Complessi, la individuazione di un altro Campo Critico: quello delle CAVE che investe violentemente quasi per intero la zona che da Maddaloni ? Caserta ? passa per Bellona ? Vitulazio ?Pastorano ?Camigliano e si porta a Calvi ed oltre..
Il carico di rischio ambientale, per queste zone e per il nostro paese, ? gi? elevatissimo, afferma con decisione l?ing. Romano, e di questo bisogna tener conto nella stesura del Piano Regionale Attivit? Estrattive o altri Piani che configurano ulteriori carichi di rischio ambientale per queste zone.
Anche su questo tema sarebbe necessario un Forum tra tutte le realt? territoriali ed Enti locali interessati.

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