La donazione che non c’? pi?

Fra i pi? insigni benefattori di Maria SS di Gerusalemme merita essere citata la Duchessa Roberta Carafa, nata a Napoli il 1510 da Antonio Carafa duca di Mondragone, conte di Ailano e Principe di Stigliano e da Ippolita De Capua, Contessa di Altavilla. All?et? di 24 anni, Roberta spos? il 30/ 7 /1533 il conte Diomede Carafa e l?11 luglio 1560 rimase vedova con il titolo di Vice Regina, poich? suo marito era vicer? di Sicilia. Roberta era definita dai suoi ammiratori, ?un sole di bellezza? e, dopo la morte del consorte, si ritir? in solitudine nel suo palazzo ducale di Formicola dove visse una vita in meditazione e preghiera. La duchessa fu molto munifica, infatti, nel 1571 a Napoli fece edificare, a sue spese, la chiesa dello Spirito Santo; nel 1577 fece costruire un monastero nei pressi della stessa chiesa e don? 500 ducati e 40 ducati in oro ogni anno. Sempre a sue spese fece piantare un uliveto sulla collina adiacente il Monte Rageto sulla cui sommit? vi sono, tuttora, i resti del monastero dedicato a Maria SS di Gerusalemme che ospitava i Padri Serviti (Servi di Maria). Nel 1585 don? al monastero l?intero uliveto e 230 moggi di terreno agricolo, situato sulla riva destra del Volturno nei pressi di S. Vito a Cellarulo, per una grazia ricevuta a causa di una caduta da cavallo, mentre si recava da Napoli a Lecce, per l?ultimo saluto al consorte moribondo. La donazione riportava, inoltre, che si dovevano istituire, con le rendite, uno studentato ed un noviziato nel monastero e sorteggiare due doti per giovinette povere ed oneste. Il Padre francescano Girolamo Magliolo, espresse tutta la sua riconoscenza alla Duchessa. Molti bellonesi, oggi si chiedono: ? Dove sono finiti i 230 moggi di terreno donati al monastero sul Monte Rageto? ? Forse, per saperlo, ? necessario rivolgersi a Colei che tutto vede e tutto sa!

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