Affido condiviso. I cambiamenti della nuova legge
In un incontro avvenuto presso l?Associazione Dea Sport Onlus di Bellona si ? discusso sull’affido condiviso che ? divenuto una regola. Lo ha stabilito la legge numero 54 del febbraio 2006, segnando una svolta decisiva nei confronti del precedente sistema che prevedeva invece l’affidamento, di regola, all’uno o all’altro dei genitori, secondo il prudente apprezzamento del presidente del tribunale o del giudice. Proprio le nuove norme che sanciscono il principio della bigenitorialit? sono state oggetto dell?incontro che ha coinvolto numerosi esperti ed operatori del settore. La legislazione si adegua cos? alla normativa vigente in altri Paesi europei, nonch? alla Convenzione sui diritti del fanciullo sottoscritta a New York il 20 novembre 1989, trasformando in regola l’affidamento ad entrambi i coniugi e confinando a scelta meramente residuale ed eccezionale l’affido ad un solo genitore.
Quest’ultimo ? previsto, infatti, solo nel caso in cui l’interesse del minore imponga una scelta in tal senso o quando uno dei due genitori lo richieda evidenziandone i motivi. Analizzando i rapporti annuali elaborati dall’Istat, viene messo in risalto come l’affidamento monogenitoriale sia nettamente prevalente, pi? numerosi sono i casi di minori affidati alle madri.
La nuova normativa tende, invece, a realizzare corresponsabilit? educative nell’interesse primario della tutela dei figli, sancendo anche un esercizio condiviso della potest?.
“I figli”, ricorda Pino Zoccali, psicoanalista, “sono titolari di diritti affettivi ed in particolare di un diritto alla genitorialit? che l’affidamento alternato spesso mortifica minando l’equilibrio psico-affettivo del minore.
La gestione comune dei figli evita una disparit? educativa priva di senso”. Conclude l’incontro , prima del dibattito col numeroso pubblico presente, Luciano Gerardis, magistrato del Tribunale di Reggio Calabria, che sottolinea la “funzione promozionale della normativa tesa a rimarcare il ruolo primario della famiglia e delle relazioni familiari come luogo in cui va vissuta l’educazione dei figli in modo condiviso dai padri e dalle madri”.
“Per noi magistrati ? comunque importante tener conto delle specialit? del caso e soprattutto prestare ascolto al minore, un compito delicato che la normativa muta in un obbligo per il giudice”.
Moderatrice dell’iniziativa Maria Stella Ciarletta, Responsabile della sezione territoriale di Reggio Calabria Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia, che d? risalto all’importanza della figura del mediatore familiare, spesso sottovalutato nella pratica, ma la cui valenza viene rimarcata dalla legge 54/2006. Importanti sono anche le modifiche al codice di procedura civile in relazione alla reclamabilit? dei provvedimenti del giudice istruttore o del presidente innanzi alla Corte d’Appello.
Consensi e perplessit? si accompagnano, dunque, all’entrata in vigore della nuova legge, che ha comunque l’indiscusso merito di promuovere una responsabilizzazione del genitore affinch? tenga doverosamente disgiunte le sfere della coniugalit? e della genitorialit?