ACMS: pendolari a piedi, stipendi non pagati al personale.

Gli autisti sono costretti a ?centellinare? il consumo di carburante per portare a termine le corse
I pendolari capuani del trasporto pubblico rischiano sempre pi? di ?restare a piedi? dall?ACMS, l?azienda che ha in concessione il servizio autobus nel casertano; l?azionista di maggioranza ? l?Ente Provincia di Caserta. E? questo il caso della tratta Capua-Napoli dove alcuni pendolari, negli scorsi giorni per poter tornare a Napoli hanno dovuto ringraziare il coraggio dell?autista Lorenzo S. che ?centellinando? il consumo di carburante ? riuscito a portare a termine il servizio. Sandra A. vive a Napoli e in alcuni giorni della settimana da Capua, dove ha un lavoro part time, prende il servizio pubblico per tornare a Napoli: ?L?autobus ? il mezzo di trasporto che preferisco, mi sento pi? sicura che in treno per via delle rapine che sempre pi? spesso capitano sulla linea ferroviaria per Napoli, ma gli orari dei bus non sono sicuri come quelli dei treni?. Stipendi non pagati, combustibile che spesso manca nei depositi, alti costi di noleggio di bus presso altre societ?, consumi elevati dei mezzi e, non mancano le corse che saltano. E? questo il quadro un po? preoccupante del trasporto pubblico casertano; l?azienda, costituita nel 2001 sulle ceneri del vecchio Consorzio dei Trasporti Pubblici Casertani, ? sempre pi? sull?orlo del baratro e cos?, stando alla denuncia di alcuni pendolari, aumentano le corse fantasma e quelle non effettuate per nulla.
?Il combustibile non ? sufficiente e a fine giornata i mezzi arrivano quasi sempre a secco ? fa sapere un dipendente dell?azienda ? e cos? le ultime corse della giornata sono sempre a rischio, perch? gli autisti rischiano di non poter raggiungere il deposito?. Una situazione che ha dell?incredibile riconducibile a problemi strutturali, il pi? grande dei quali ? probabilmente rappresentato dall’insolvenza di alcuni Comuni, che hanno accumulato un debito nei confronti dell’Acms di svariati milioni di euro. In passato il presidente dell?ACMS Cuscun? in un appello al Presidente della Provincia De Franciscis aveva parlato di ??lenta agonia che, non a lungo, porter? alla morte?. Da parte della Provincia non mancarono le rassicurazioni ma la ?profezia? di Cuscun? ? diventata realt? e ancora oggi i lavoratori dell?azienda aspettano di sapere quando e come sar? avviato ?il risanamento e il salvataggio dell’Acms? ormai fallimentare.

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