Incriminati videopoker e slot-machine: ?Rubavo ai miei genitori?
La testimonianza di chi ? uscito dal giro: ?Rubavo ai miei genitori?
Se finora si ? detto che l’Italia sia un paese di santi, poeti e navigatori, oggi la si dovrebbe anche definire come paese di scommettitori, sia pure “legali”.
Chi pi? chi meno, infatti, ogni settimana affolla le ricevitorie, per tentare la fortuna al Lotto, Totocalcio, Tris e a varie altre scommesse ammesse dalla legge, in barba alla normativa del Codice penale che regola il gioco d’azzardo. Il fenomeno pi? preoccupante, tuttavia, soprattutto perch? ad andarne di mezzo sono i pi? giovani, sembra essere quello dei videopoker e slot-machine, ancora presenti in molti locali pubblici nonostante i recenti divieti di legge.
Fa riflettere il caso di Daniele F., 22 anni residente a Capua, il quale maledice gli apparecchi incriminati, sostenendo che ?sarebbe meglio non ci fossero certi congegni. Gioco spesso per pi? di un’ora e sono pi? le volte che perdo che quelle che vinco. Ho iniziato qualche anno fa – racconta – ai tempi della scuola. Le prime volte giocavo alle slot-machine, a volte vincevo altre perdevo. Mi piaceva sempre pi?, finch? un giorno mi sono ritrovato senza soldi e per continuare a giocare ho cominciato a rubare ai miei genitori, senza che loro si accorgessero di niente. Ero arrivato a spendere fino a duecentomila lire al giorno, poi con l’entrata dell’euro ho ridimensionato la somma. Comunque non ho smesso fino allo scorso anno, quando mia madre, vedendomi sempre nervoso, mi ha chiesto cosa avessi. All’inizio ho cercato di deviare il discorso, ma alla fine sono esploso. Le ho raccontato tutto ed ho cos? intrapreso delle sedute di psicoterapia. Avevo perso ogni stima di me stesso, la societ? era diventata ingiusta e io non mi sentivo abbastanza in gamba per sperare di trovare lavoro. Ringrazio Dio di esser uscito “dal giro” e di aver ritrovato la serenit?. E’ una vergogna – conclude – per chi con giochi e scommesse arriva a rovinare se stesso e la propria famiglia?.