Uno sportivo, un professionista, un poeta

La vita del prof. Giovanni Lagnese ha diversi aspetti. In giovent? fu un appassionato sportivo: pratic? il gioco del calcio in coppia con suo fratello, l?indimenticabile Pierino, assessore alla Regione Campania e, con i fratelli Iannone, fece parte della compagine calcistica di Vitulazio che mieteva successi ad ogni incontro. Giovanni Lagnese, per gli amici Giannino, eccelleva per la sua correttezza sportiva nei riguardi dell?avversario e, in qualche scontro non intenzionale, era il primo a chiedere scusa. Un vero sportivo rispettoso del suo avversario! Frequent? con profitto gli studi e al termine, dopo anni di insegnamento nei licei, vinse il concorso di Rettore presso l?Istituto Vittorio Emanuele di Napoli. Altra passione del prof. Lagnese ? tuttora la poesia e, fra le tante, due sono quelle che al lettore strappano ammirazione ed un senso di commozione. ?La mia pace?dove egli afferma: ?La mia pace alberga sovra le ali dei gabbiani/ nelle profondit? degli abissi marini/ nel dolce canto dell?usignolo/ L? ove tutto tace. La mia pace ? nel candore dei bimbi/ nell?atto d?amore e donazione/ nella capacit? del perdono/ nell?accettazione del bene perduto ritrovo me stesso e la mia pace?. La seconda poesia ? dedicata a suo nipote Gianluca: ? Sei il meglio del mondo racchiuso nella mia vita per ci? che ancora mi rimane da vivere. Con infinito amore ti penso e ti sogno. Sei il bene pi? grande, la gemma pi? preziosa, il dono pi? bello. E per te, con fede, all?avvenire io guardo. In te rivivo e le speranze ripongo dell?incerto domani. Con dolce sospiro chiudo gli occhi e ti vedo sorridermi gaio?. Le due composizioni furono declamate dal Prof. Lagnese durante una manifestazione svoltasi nell?Auditorium del Centro Parrocchiale di Vitulazio. Al termine furono in tanti a chiederne una copia, per leggerle e gustarne la musicalit? ed il sentimento racchiusi in versi vibranti di vita e di affetto.

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