Affinch? i posteri non dimentichino. Gli eccidi in Campania
Giorni addietro, da questa colonne riportammo che era giunto, finalmente, il momento di fare chiarezza sull?eccidio dei 54 martiri di Bellona ad opera dei nazisti. Dalla Gazzetta Ufficiale si ? appreso che l?Ufficio di Presidenza ha dato mandato ad una speciale commissione di fare luce sull?intricata questione inerente i crimini nazisti rimasti sconosciuti in Italia. La notizia ? stata oggetto di discussione tra i soci dell?Associazione Dea Sport Onlus, molti dei quali figli o parenti dei Martiri. Dall?incontro ? emerso che, oltre a quello di Bellona, in Campania, furono perpetrati altri eccidi: A Nola (Na) il 12 settembre 1943 furono uccisi 29 Ufficiali italiani; A Teverola il 13 settembre 1943 furono fucilati 13 Carabinieri; A Ponticelli (Na) il 29 settembre 1943 furono fucilati 37 civili; A Giugliano (Na) il 30 settembre 1943 furono fucilati 13 civili; A Marano (Na) il 30 settembre 1943 furono fucilati 16 civili; A Napoli dal 29.09.?43 al 09.10.?43 furono fucilati 300 civili; Ad Acerra (Na) il 2 Ottobre 1943 furono fucilati 87 civili. Altri eccidi avvennero a Caiazzo, Mignano di Montelumgo, Mondragone e Calvi Risorta tutti in provincia di Caserta. Per questi ultimi due comuni, tuttora, non si conoscono: nomi, date e numero delle vittime. La commissione potr? avvalersi del prof. Michele Spina che, oltre ai numerosi titoli accademici, ? docente di Diritto e Procedura Penale Militare alla II Universit? di Napoli. La notizia ? stata appresa con soddisfazione da tanti bellonesi desiderosi di conoscere i motivi di un eccidio rimasto impunito per ben 62 anni.
Ma cosa accadde a Bellona?
Durante la piovigginosa mattina del 7 ottobre 1943 il capitano Hans Joachim, della Goering Panzer Division, mise in atto, su ordine del maggiore Hans Sandrock, una spietata rappresaglia. Furono catturate pi? di 200 persone: sacerdoti, studenti, impiegati soldati, agricoltori e giovanetti che furono rinchiuse nella cappella di S. Michele e controllate a vista da soldati della Wermacht. A gruppi di dieci furono condotti presso una cava di tufo e mitragliati senza alcuna piet?. I corpi erano coperti da terriccio fatto franare con il lancio di bombe a mano. Dopo 13 giorni furono esumati ed una folla di bellonesi accorse sul luogo dell?eccidio. Oggi, quel triste luogo, bagnato dal sangue di 54 innocenti, ? un Mausoleo che custodisce i resti della follia umana. Il 10 ottobre 1996, Bellona ed i suoi Martiri, su iniziativa dell?allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, furono decorati con medaglia d?oro al valore militare. Ora si spera che sia fatta chiarezza sui motivi che spinsero ?la belva primeva? (come si legge sull?epigrafe scritta da Benedetto Croce) a commettere un s? crudele gesto.
I bellonesi sono certi che il prof. Michele Spina riuscir? a trovare, tra i fascicoli relativi ai crimini nazisti in Italia, quello che tratta l?eccidio dei 54 Martiri.