In occasione del 350? anniversario della nascita della Beata Rosa Venerini, tre giorni di manifestazioni
Sar? proclamata santa nei prossimi mesi dal nuovo Pontefice
Caiazzo- La Beata Rosa Venerini, in occasione del 350? anniversario della nascita- avvenuta il 9 febbraio del 1656 a Viterbo- sar? ricordata da oggi-e per tre giorni- con un denso programma- allestito dalla comunit? delle Maestre Pie Venerini che da oltre sessant?anni, con amore e passione svolgono a SS. Giovanni e Paolo la loro missione. Oggi, venerd?- 19 maggio, alle 20.30, nella piazzetta di SS.Giovanni e Paolo, le Pie Venerini con l?intera comunit? caiatina- ricorderanno con una Veglia Vocazionale- la figura della loro fondatrice. Il nutrito programma- preparato dalla Madre Superiora, Suor Marina Sperati(e dalle altre consorelle)- prevede per domani- sabato, 20 maggio, la proiezione del documentario(Piazza Giuseppe Verdi di Caiazzo, ore 20.00) ?Rosa Venerini, l?educazione come liberazione?-realizzato dalla Cipielle Audiovisivi, con la regia di Cesare Polga. Trentaquattro minuti- che raccontano del profetico progetto d?amore, spesso soffocato dal male e dall?ignoranza: Educazione(per evangelizzare che determina la forza di liberazione)- basata sull?amore rispettoso della persona, per dare visibilit? e attuazione al progetto di Dio(da Rosa Venerini, Maestra di Vita- di Rita Pomponio). Intuizione straordinaria, nucleo del grande carisma- della Beata Rosa, morta a Roma IL 7 maggio 1728. Per domenica, 21 maggio, nella splendida cornice di Palazzo Mazziotti(Caiazzo)- Riflessioni e Canti(testi e musica di Don Giosy Cento)- omaggio alla Beata- ?Donna Profeta di Dio?- realizzato dai giovani della parrocchia di SS.Giovanni e Paolo. Inizio del cammino vocazionale combattuto per Rosa- corteggiata da un giovane del luogo- perito tragicamente per un male improvviso. Decide di farsi monaca, ma la vita monastica pare non adatta a Rosa: lei ne ha fatto la prova per qualche tempo, e ha capito. Non passa di l? la sua strada. Poi tre lutti in famiglia: Nel giro di tre anni perde i genitori, poi il maggiore dei due fratelli. Nella casa pressoch? vuota, Rosa occupa i pomeriggi invitando donne e ragazze del vicinato, per il Rosario. Cos? fa due scoperte: la loro ignoranza in tutto, e il dovere suo di combatterla. Ecco che cosa intendeva quel gesuita, padre Ventura Bandinelli, dopo la mancata monacazione: “Il Signore vuole grandi cose da voi”. Rosa ha scoperto la strada. E fa i primi passi con due amiche in Viterbo. Vivono in comune (? l?autunno del 1685) e fanno nascere insieme la prima scuola elementare gratuita per bambine. Questa, ? solo la prima battaglia di Rosa Venerini, perch? l?iniziativa nasce tra i risentimenti (qualche parroco si ritiene esautorato nell?insegnamento religioso) e l?altezzosa irritazione di qualche casato importante per l?istruzione gratuita, anche civile, estesa ai poveracci. Interviene a difenderla il vescovo di Montefiascone, il veneziano Marc?Antonio Barbarigo, che la chiama nella sua diocesi per fondare altre scuole. E a Montefiascone lei trova al suo fianco una giovane e provvidenziale collaboratrice nativa di Corneto: la futura santa Lucia Filippini. Una che poi voler? alto con le sue ali. Si espandono le scuole, continuano le prove. Ma dall?interno, anche: dissensi dolorosi, piccole ambizioni, divisioni. Rosa affronta tutto: si sente sulla strada giusta per le ?grandi cose? a cui ? chiamata. Una strada tutta in salita, con temporanei fallimenti, con permanenti problemi di mezzi… Ma arriva pure il giorno in cui Rosa Venerini si sente dire: “Lei fa quello che non possiamo fare noi”. E chi parla ? papa Clemente XI Albani, nel 1716, visitando una sua scuola fondata a Roma. ? una spinta provvidenziale per lo sviluppo dell?insegnamento e per la vita delle Maestre Pie Venerini (cos? saranno chiamate) che non sono suore, ma praticano vita in comune, ubbidienza e povert?. E sempre insegnano gratuitamente. .
Ma per Rosa arriva poi la sofferenza fisica che dura dal 1724 alla morte( il suo corpo ? ora custodito nella cappella della Casa madre di Roma, in via Giuseppe Gioacchino Belli). Un secolo dopo giungeranno i riconoscimenti canonici per queste religiose insegnanti, che nel 1941 diventeranno infine una vera congregazione. Nel 1909 si apre a Lawrence (Massachusetts) la loro prima Casa negli Stati Uniti. Nel 1952, papa Pio XII Pacelli proclama beata Rosa Venerini. Lo scorso 28 aprile, Papa Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del decreto per la canonizzazione della beata Rosa Venerini- che verosimilmente sar? tra le prime(quattro) ad essere proclamata santa dal nuovo pontefice.