S. Eligio, una storica chiesa
L?antica chiesa di S. Eligio sorge in piazza dei Giudici e, con la sua splendida facciata, conferisce al luogo alto decoro architettonico. L?edificio fu costruito tra il 1284 e il 1296 e risale ad epoca angioina. La facciata ha un artistico portale d?accesso con due nicchie ai lati, nel timpano l?emblema dei Chierici Regolari ed una targa con lo stemma urbano. Sull?altare maggiore ? un dipinto raffigurante la Madonna del trionfo del pittore Solimena. Il campanile fu realizzato dal 1514 al 1524 in tufo piperno e nel 1600 vi fu una prima trasformazione. L?interno ? ad unica navata costituita da sei cappelle laterali ed una maestosa cupola sovrasta l?intero edificio. Ai lati dell?altare maggiore, composto da marmi pregiati, si notano due organi pensili. Oltre ad essere un capolavoro di architettura, la chiesa di S. Eligio ? famosa per ci? che avenne il 24 luglio 1501. Per ben tre giorni e tre notti, le masnade di Cesare Borgia e le truppe mercenarie di Bernard D?Aubigny scaricarono la loro rabbia su Capua mettendola a sacco e fuoco. Ad un cenno del Borgia, dai gradini della su detta chiesa, gli assalitori massacrarono cittadini inermi, nobili ed il clero. I conventi femminili furono invasi e le suore sottoposte alle pi? atroci sevizie. Molte donne per evitare le violenze, preferirono gettarsi nei pozzi o nelle acque del Volturno. Fra le tante si ricordano: Giovanna della Vigna e Laura Antignano il cui sacrifico ? ricordato su una lapide fissata sulla parete esterna della chiesa della Santella. Si narra che Cesare Borgia osservava compiaciuto la carneficina che avveniva in piazza dei Giudici ricoperta da centinaia di cadaveri ed il suolo intriso di sangue. Furono uccise circa 4000 persone e le nefandezze passarono alla storia con il nome di ?Sacco di Capua?. Il 24 luglio di ogni anno Capua celebra il triste avvenimento ed il lento suono delle campane si diffonde nell?aria mentre si svolgono le funzioni religiose.