Agnese Ginocchio: “Solidariet? e Vicinanza al giornalista “Gianni Gosta”

Comunicato stampa – La cantautrice della Pace Agnese Ginocchio, in seguito ad ennesimo atto intimidatorio perpetrato a danno del giornalista Gosta di Caiazzo, ha inviato il suo messaggio di solidariet? e di vicinanza, esprimendo grave condanna verso chi ha compiuto tale e ignobile gesto di incivilt?! Si riportano le parole della Ginocchio:”Esprimo grave condanna per l’ennesimo e vile atto intimidatorio consumato a danno del giornalista Gianni Gosta di Caiazzo. Egli, figura autorevole del vero giornalismo di servizio e non di profitto, di quel giornalismo che riesce bene a comunicare e a non deformare la buona informazione e quindi raccontare la vita, descrivere come in un perfetto ritratto le storie della gente comune, farsi voce di chi non ha voce, trovare quella forza necessaria senza esitazioni per indignarsi di fronte alle ingiustizie, denunciare le malefatte di chi parla, promette e poi non mantiene e le ambiguit? dei comportamenti poco chiari e poco onesti. Gianni Gosta ? un giornalista completo. A chi pu? dare fastidio il suo lavoro di servizio, mi chiedo, a chi? E’ chiaro, ai nemici della vita, a chi dentro fomenta e sa pensare solo male, ha in se la coscienza macchiata, preferendo colpire con comportamenti da perfetti vigliacchi alle spalle e di nascosto. Questi tali sono perseguitati dentro e fuori dalla smania e dall’arroganza del potere. Chi di lama ferisce di lama perisce. Chi fa male, sar? contraccambiato con lo stesso male. E’ la legge della vita, prima o poi ricever? la sua condanna. Chi pratica ingiustizia, omert?, ricever? altrettanto. In realt? ha gi? i suoi giorni contati, non avr? mai pace in questa vita, gi? vive il suo inferno e se non decider? di cambiare rotta sar? peggio per lui. Desidero ancora rivolgere un pensiero-appello alle Istituzioni locali, affinch? esse di fronte a casi di questo genere, che non sono da sottovalutare, si muovino di conseguenza, si facciano sentire, alzino forte la voce di condanna, scendino in campo, promuovino iniziative di sensibilizzazione, mettendo in atto provvedimenti di sicurezza e di condanna verso chi pratica l’illecito. Le istituzioni hanno il dovere di non restare fermi e nel silenzio, ma di difendere e tutelare i cittadini, in particolare quelli che sono bersaglio e vittime di gesti intimidatori, perch? alla base degli stessi si nascondono sempre moventi di origine mafiosa e criminale.
Questi tristi e spiacevoli episodi, sono il sintomo di una societ? malata e in degrado di valori esistenziali, una societ? sempre pi? bombardata e circondata da spot e messaggi edonistici, dove importa solo la materialit?, l’apparenza, il successo facile, il potere, la ricchezza, la carriera, la forza, la legge del pi? forte,la violenza senza scrupoli per accaparrarsi il primo posto, in questa maniera viene penalizzata e banalizzata l’ essenzialit? della coscienza. Diventa urgente ripristinare l’equilibrio, l’ordine, la sicurezza, rilanciare i valori della Legalit? e della Pace, che ripeto, si trasmettono non a parole, ma con le azioni, la coerenza, lo stile e l’esempio di vita,il sacrificio, con il saper fare e rispettare le leggi. Non ci sar? mai Pace senza rispetto per il prossimo e rispetto per la Legge. L’appello dunque alle Istituzioni e di farsi sentire e scendere in campo. Urge un’alternativa agli scontri di civilt?! La mia personale solidariet? e vicinanza all’ amico Gianni Gosta grande giornalista, che di fronte alle difficolt? e alle prove non ha mai indietreggiato, ma imperterrito e con determinazione, ha continuato a camminare sui suoi passi, preferendo scegliere alla facile strada della disonesta ricchezza, quella del servizio e dell’ onest?, per la difesa della Verit? e dei Diritti. L’ onest? ? la vera virt? dei forti, propria e innata dei grandi uomini che hanno saputo segnare la Storia, come l’ha saputa segnare in maniera egregia e ancora continua a ben segnarla Gianni Gosta, perch? Gianni ha svolto sempre il suo dovere, professione e servizio con assiduit?, esperienza, seriet?, sensibilit?, disponibilit? e profonda umilt?. Si vergognino quei tali che hanno voluto intimidire con tali e cos? ignobili gesti, inutili, stupidi, insignificanti e incivili. Questa gente non ? degna neanche di esistere, e, come l’albero si riconosce dai frutti, cos? anche costoro si riconosceranno dalle loro azioni. Prima o poi saranno smascherati, nel nome della Verit? e della Pace, che prevalgono e vincono sempre su ogni menzogna, tenebra, mafia e guerra!”

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