Migliorano le condizioni dei feriti ma ? polemica con i servizi emergenza sanitaria.
Migliorano le condizioni dei tre feriti nell?incidente verificatosi l?altra sera in via Latina, ma ? polemica per il servizio di emergenza sanitaria locale che, nell?occasione, avrebbe lasciato molto a desiderare. Saranno costretti a trascorrere il week-end in ospedale i tre caiatini che l?altra sera sono rimasti coinvolti in un pauroso impatto in via Latina, davanti al palazzo Cervo, dove una moto proveniente da San Giovanni e Paolo con a bordo due minorenni ha preso in pieno l?alto appena parcheggiata sotto casa dall?ingegnere Jos? Sangiovanni. Per sua fortuna le figlie e la moglie erano appena rincasate, mentre lo stimato ingegnere non era ancora sceso dalla Citroen quando la moto si ? schiantata sulla fiancata dell?auto e il giovane passeggero si ? infilato letteralmente nella macchina colpendolo alla guancia col capo. Per una volta, quindi, la mancanza del casco avrebbe evitato il peggio, almeno all?automobilista che secondo i primi soccorritori, richiamati dall?impatto devastante poteva restarci stecchito. Anche per centauro poteva andare peggio qualora fosse finito contro il piantone della Citroen che, a causa del violento impatto, ? finita contro un?altra macchina parcheggiata a ridosso di via Latina. I primi soccorritori escludono anche l?ipotesi abbaglio, ritenendo che l?incidente sia stato provocato esclusivamente dalla velocit? elevata della motocicletta, condotta da un altro giovane. Entrambi stavano vedendo la partita dell?Italia ai Mondiali presso un noto locale caiatino e durante l?intervallo hanno pensato di fare un giretto con la moto, ignari che di l? a poco avrebbero rischiato la morte. Bisogna ringraziare il Cielo per come ? andata, anche se uno dei due centauri ? tuttora in coma assistito, cio? provocato, pare perch? troppo sensibile, mentre l?altro (il pilota) dovr? essere sottoposto ad alcuni interventi di riduzione delle varie fratture. I due ragazzi sono stati accompagnati all?ospedale di Caserta da due ambulanze, mentre, in seguito alle lacerazioni al volto che pare abbiano imposto la sutura con ben trenta punti l?ingegnere ? stato trasferito al pronto soccorso di Piedimonte Matese dall?ambulanza locale, il cui personale secondo i presenti avrebbe lasciato molto a desiderare, soprattutto nel confronto con i colleghi casertani. Un sanitario addirittura avrebbe smarrito la borsa con gli attrezzi da pronto intervento, che poi sarebbe stata ritrovata in un’altra ambulanza. Vista com?? andata, insomma, s?invoca una migliore organizzazione essendo in gioco la pelle umana e non certo carne da macello.