Intervento Presidente ANFIM, Prof. Pietro Paolo Carbone

Intervento Presidente ANFIM

Quale Presidente Regionale per la Campania e Consigliere Nazionale dell’Anfim (Associazione Nazionale delle Famiglie Italiane dei Martiri Caduti per la Libertà della Patria), sento il dovere di rivolgere a nome dei Familiari dei Martiri e dei Componenti del Comitato Regionale A.N.F.I.M. e mio in particolare, un saluto affettuoso ed un vivo ringraziamento al Sig. Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, che accolse l’invito con particolare interesse e con una speciale adesione come occasione importante e significativa per ricordare e ripensare, insieme, le 54 Vittime trucidate dalla violenza nazista.
Ringrazio le Autorità Centrali, Regionali, Provinciali, Comunali, Civili, Religiose, Autorità Militari, Associazioni Patriottiche, Familiari dei Martiri, Cittadini tutti.
Signori sarebbe mio dovere ripercorrere tutte le tappe della storia italiana del secondo Risorgimento, ma per ragioni di tempo, cercherò di essere molto breve inquadrando la storia dell’Eccidio di Bellona nella più grande tragedia della seconda guerra Mondiale, ove lo scontro non fu guerra civile ma di liberazione nazionale dall’invasore tedesco e dal fascismo e la lotta per conquistare la libertà e la democrazia.
Problemi scottanti nei nostri paesi non ne mancano di certo.
Questi i fatti:
– Appena dopo le quattro giornate napoletane, il rumore infernale della guerra aumentava sempre di più; mentre sulle rive del vicino Volturno avvenivano sanguinosi scontri tra gli opposti eserciti. Bellona soffriva in silenzio per la Patria futura, subendo il sacrificio del riscatto per se stessa e per gli altri paesi.
Il 7 Ottobre 1943, 54 Cittadini furono freddati a colpi di arma da fuoco e lanciati in questa profonda Cava di tufo e i loro corpi furono, poi, sotterrati dalle macerie causate dalle mine fatte brillare appositamente sulle pareti perimetrali della Cava.
Fu questa la prima fucilazione di massa che aprì la strada alla libertyà della Patria. Ogni anno ci ritroviamo in questo Mausoleo Ossario non solo per ricordare e degnamente Commemorare l’Anniversario dell’Eccidio dei nostri cari familiari, ma anche per esaltare il significato del sacrificio affrontato, perchè il patrimonio dei valori della libertà e della dignità umana lasciatoci in eredità da tutti i Martiri e dalla Resistenza, vengano, custoditi anche dalla generazione che cresce. Noi onoreremo più degnamente i Martiri di Bellona e tutti quelli che sono morti per ridare dignità nuova alla Patria se intorno alle stele Commemorative, che segnano le tappe di un cruento calvario. Costruiremo una società nuova nella quale regnino, nel corale e concorde impegno di tutti gli Italiani, i valori supremi della pace, della giustizia e della libertà.
Signor Presidente, il popolo di Bellona ed in particolar modo le famiglie dei Martiri attendono ancora: attendono fiduciosi perchè il Signor Presidente ritorni per decorare la Città Martire di Bellona di Medaglia d’oro al valore Militare così come le altre città italiane.
Grazie Signor Presidente. Grazie a tutti di cuore.

IL PRESIDENTE REGIONALE ANFIM
prof. Pietro Paolo Carbone

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