Accorato addio al campione Sandro Aiezza
Un male inspiegabile aveva piegato la sua forte fibra e, spesso, lo incontravamo in piazza Riccardo II rassegnato ad accettare una condizione di disagio che lo costringeva a camminare curvato su se stesso e barcollante. Era stato l?idolo di tanti sportivi vitulatini e bellonesi e molti, ancora oggi, ricordano i suoi dribbling che confondevano e disorientavano gli avversari. La passione per il gioco del calcio era qualcosa di innato nel giovane Sandro Aiezza che, fin da bambino, entusiasmava i tifosi i quali cominciarono a chiamarlo ? il capitaniello?. Con il passare degli anni, Sandro fu da tutti giudicato un campione e lo divent? quando, nel 1959, fece parte della U.S. Bellona di cui era presidente Andrea Salerno. I giovani atleti erano allenati da Cesarino Di Lillo, con la supervisione tecnica di un altro campione, Bruno Porpora, un calciatore triestino che, nel dopoguerra, spos? una bruna ed avvenente vitulatina. Sandro Aiezza fu acquistato dal presidente Salerno dall?U.S. Pignataro per la somma di 185.000 lire ed inizi? la sua folgorante carriera. L?U.S. Bellona vinse due campionati di promozione riportando 60 vittorie e segnando 120 goal. Il periodo d?oro del calcio bellonese dur? dal 1959 al 1962. ?Eravamo un gruppo di ottimi giocatori che potevano competere con quelli di serie C? disse Sandro a noi che lo ascoltavamo raccontare le sue indimenticabili ?gesta sportive?. ?Eravamo lo spauracchio delle squadre avversarie e la nostra linea di attacco creava lo scompiglio nelle difese costrette a cederci il passo!? afferm? l?ultima volta che lo incontrammo. I suoi interventi erano implacabili e decisivi. Nessuno riusciva a contrastarlo. Era un rullo compressore che non perdonava. I suoi goal erano una beffa per i portieri avversari e la gioia dei compagni di squadra e dei tifosi che, ogni domenica, si accalcavano negli stadi. Questa la formazione dell?U. S. Bellona: Fierro, Bonucci, Rachiero, Sunarich, Cerbone, Ivesich, Marchiolli, Mandaia, Bait, Aiezza e Costa. Undici campioni guidati dall?indimenticabile ?capitaniello?. Il giorno 1 Luglio 2006, Sandro Aiezza lasciava questa vita tra lo sconforto dei parenti e di tanti amici che ne avevano apprezzato le doti calcistiche. La sua scomparsa crea un vuoto nello sport vitulatino e bellonese, ma nessuno potr? mai dimenticare quanto egli fece durante la sua brillante carriera di calciatore. Oggi ? stata celebrata, nella chiesa madre di Vitulazio, una messa di suffragio a cui hanno assistito parenti ed amici che hanno espresso, alla consorte ed ai figli del caro Sandro, il loro profondo cordoglio.