Dalla posta ordinaria a quella prioritaria

Molti sono i cittadini che, quotidianamente, si lamentano sull?efficacia degli uffici postali italiani. Basta chiedere ad uno sportello di un ufficio postale l?acquisto di 50 francobolli da 0,60 centesimi, per ricevere la moderata reazione dell?impiegato che avanza dubbi per soddisfare la richiesta. E? ormai risaputo che le poste italiane riducono, in tutta Italia, il numero degli uffici postali. Un amico infermiere presso il Policlinico di Napoli ci informa che, presso l?ente ospedaliero, ? stato chiuso un ufficio postale sempre affollato e, dopo il 30 settembre, ? prevista la chiusura di un altro ufficio. Per incrementare le loro entrate, le poste italiane utilizzarono una innovazione: l?invenzione della ?posta prioritaria? che agli inizi rese felici gli utenti, poich? si diceva che le lettere avrebbero impiegato pochi giorni, se non poche ore, a raggiungere la destinazione, cosa che purtroppo non accade. La posta prioritaria ha sostituito quella ordinaria ormai scomparsa! Ci? ha causato un aumento del costo di spedizione e siamo certi che, in futuro, tutto sar? di nuovo modificato: la posta prioritaria sar? sostituita dalla ?posta accelerata?, con l?aggiunta di altre spese per far s? che le missive giungano prima di quelle prioritarie. In tal modo la storia diventer? infinita e ci sar? sempre qualche trovata geniale per fregare il prossimo! Fino a pochi mesi addietro abbiamo apprezzato la velocit? della posta prioritaria che ora comincia a perdere colpi. Spesso ? accaduto, ci riferisce un amico assiduo spedizioniere, che una lettera ordinaria giungesse, (colmo dei colmi!), prima della prioritaria! A questo punto non ci resta che chiedere aiuto al ?pony express?, il veloce cavallo che, un tempo, attraversando le ampie praterie, recapitava la corrispondenza. Forse solo cos? tutto riprender? a funzionare a dovere!

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