Soldato innamorato denuncia la fidanzata. “Non sei quella delle foto!”

“Mi hai ingannato, non sei quella delle foto”. Lei: “Mi sono fratturata il naso e ho fatto una cura ormonale”. Questa volta non finisce con Claudia Cardinale che sposa, nonostante tutto, Alberto Sordi. Perch? in Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata, lui in realt? non era bello, ma lei non era tanto illibata. La storia ? un po’ la stessa, a ruoli invertiti, ma invece che sull’altare finisce in tribunale. Perch? lei non era quella delle foto che lui aveva ricevuto per quasi un anno, davanti alle quali aveva sospirato, alimentando un fidanzamento telefonico e le promesse di eterna passione. E cos?, quando finalmente il caporale maggiore D. Z., 28 anni, di Capua ha incontrato la ragazza che aveva coperto d’amore (a distanza) e soprattutto di regali, pi? che un soldato innamorato s’? sentito un uomo ingannato. E con la sorpresa ? scattata la denuncia per truffa.
Nelle foto era bella, bionda e provocante. Sembrava una diva di Hollywood, soprattutto si diceva pronta a sposarsi quanto prima. Ma Elisa, 34 anni di Chiaramonti (Sassari), non era una modella. Alta circa un metro e mezzo, era ben lontana dall’immagine che il militare aveva custodito nel cuore dal settembre del 2001, data del primo contatto. Del tutto casuale: la donna aveva chiamato la caserma di Livorno per parlare con un capitano, ma dall’altro capo del filo c’era il giovane capuano. Fra i due era scattata una simpatia, sfociata in una relazione. Mesi di sospiri telefonici e lettere, tra una missione all’estero, in Kosovo, ed il ritorno a casa del caporale maggiore. Per diverse volte il giovane, incuriosito dalle foto che arrivavano dalla Sardegna, aveva chiesto un incontro. Ma con una scusa o con un’altra, Elisa era sempre riuscita ad evitarlo. La resa dei conti era arrivata in un albergo di Alghero, nel settembre del 2002. “Ho sub?to una frattura al naso, e poi ho fatto pure una cura ormonale” aveva cercato di giustificarsi la donna, davanti alle richieste di spiegazione del militare. Lui era fuggito a gambe levate, meditando vendetta legale. Infatti, il militare deciso di denunciare la donna per truffa, dopo aver cercato, invano, di riavere indietro denaro e i “pensierini”, Dal banco dei testimoni, il giovane capuano, costituitosi parte civile, ha raccontato di aver inviato alla “sua” Elisa oltre 6000 euro, e regali per un valore di circa 25 mila euro. Somma che, ora, pretende di riavere. Nel tribunale di Sassari ha ricostruito la sua storia davanti al giudice e al pubblico ministero. La donna, difesa dall’avvocato Agostinangelo Marras, non era presente in aula. Forse ci sar? alla prossima udienza, il prossimo 12 dicembre.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post
Postato in Senza categoria