Commemorazione dei 54 Martiri

Alle ore 20.30 del 6 ottobre 1943 in un caseggiato di Via della Vittoria, Francesco Cafaro lanciava una bomba a mano contro tre soldati tedeschi uccidendone uno. Il ferito, accompagnato da un graduato incolume, ritornava al comando ubicato nel vicino palazzo Pezzulo. I tre soldati, forse per il troppo vino bevuto, avevano rivolto delle ?avances? a tre giovani donne: le due sorelle Cafaro e ad una loro amica,Teresa Marzio, sfollata da Napoli con i familiari. Il Capitano Hans Joachim, appresa la notizia, informava il Maggiore Hans Sandrock per ricevere ordini sulle decisioni da prendere. La notizia mand? su tutte le furie il Maggiore che ordin? di catturare uomini senza alcun riguardo e di applicare le leggi di guerra. Alle prime ore della piovigginosa mattina del 7 ottobre 1943 il capitano Joachim con un plotone di militi, raggiunta Piazza Umberto I, ordinava ai suoi uomini di mettere in atto una spietata rappresaglia. Furono catturati circa duecento uomini, radunati nelle cappella di S. Michele e sorvegliati da due soldati tedeschi armati di tutto punto. Iniziava cos? il triste calvario di tanti innocenti ingannati con la promessa di essere portati al lavoro. Dalla cappella, a gruppi di 10 erano condotti, da due soldati tedeschi, nei pressi di una cava di tufo dove un mitragliere, nascosto da una siepe, eseguiva al condanna a morte. I corpi straziati, precipitavano nel fondo della cava e, al termine di ogni esecuzione, erano coperti da terriccio fatto franare con bombe a mano lanciate sul lato est della stessa. Erano stati uccisi 54 innocenti: 5 Ministri di Dio, studenti, soldati, lavoratori, professionisti, giovinetti e cinque rimasti sconosciuti. Dopo circa 20 giorni, i bellonesi, appresa la triste notizia, si recarono nei pressi della cava per il triste rito dell?esumazione. Ogni cittadino sperava che tra quei corpi non ci fosse un loro parente, ma la realt? fu ben diversa! Molte mamme, molte mogli, affrante, piansero la perdita di un loro figliolo, del marito o di un parente. Sono trascorsi 63 anni, e ogni 7 ottobre quel dolore si rinnova e, con esso, il ricordo sconvolgente di quelle ore vissute, dai superstiti, tra le mura della Cappella di S. Michele. Anche quest?anno molti bellonesi si sono radunati nel Mausoleo Ossario per onorare i loro Martiri il cui sacrificio ha fatto s? che a Bellona fosse concessa, nel 1998, dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, la medaglia al Valor Militare. Alla commemorazione erano presenti: il Sindaco di Bellona dott. Giancarlo Della Cioppa, il presidente dell?ANFIM prof. Vincenzo Carbone, il Colonnello Pilota Italo Maria De Marchi assistente militare ed aiutante di campo del Presidente della Repubblica, il rappresentante della provincia di Caserta Ferdinando Bosco ed il Prefetto di Caserta dott.ssa Maria Elena Stasi. Il presidente dell?ANFIM durante il suo intervento leggeva i messaggi di saluto inviati dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal Presidente del Senato Franco Marini e dal Presidente del Consiglio Romano Prodi. L?arcivescovo di Capua Mons. Bruno Schettino celebrava la S. Messa assistito dal parroco di Bellona Don Antonio Iodice e da Don Enrico D?Agostino.

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