Sotto processo per truffa alla Omnitel
Un giovane capuano, G.G., per dimostrare la sua ?bravura? agli amici che definiva degli allocchi perch? pagavano regolarmente la ricarica del telefonino, digit? il codice segreto di 14 cifre che occorre per la ricarica della scheda prepagata ”Omnitel”. Un vero inganno che aveva fruttato, al furbo, la somma di sessanta euro. La bravata gli coster? un processo. Il giovane ? accusato di essersi abusivamente procurato l’accesso ad un sistema telematico protetto da misure di sicurezza. Si tratta del codice di quattordici cifre contenuto nella Value Card della Omnitel Pronto Italia spa destinata a consentire la ricarica della sim card della societ? di telefonia mobile. Secondo la societ? telefonica, parte offesa nel procedimento, il giovane sarebbe riuscito ad intervenire, senza diritto, sui programmi contenuti in un sistema telematico procurandosi o comunque utilizzando su un’utenza nella propria disponibilit?, il codice segreto. In questo modo, dunque, il giovane furbo si sarebbe ricaricato il cellulare. I fatti contestati risalgono al febbraio del 1999. G.G. avrebbe chiamato il servizio automatico della societ? col suo cellulare e, quindi, digitato i codici con il conseguente accredito della scheda. Un lavoretto da nulla che gli ha permesso, secondo gli inquirenti, di ottenere ingiustamente la ricarica del telefonino a danno, naturalmente, di chi aveva acquistato in maniera legittima la scheda prepagata. Il genere di reato commesso dal giovane capuano ? molto diffuso tra gli utenti delle societ? di telefonia mobile. Il metodo per truffarle ? diventato davvero alla portata di tutti. Pi? difficile per? ? non farsi beccare. L’intestatario del contratto telefonico infatti rischia la denuncia all’autorit? giudiziaria e, come in questo caso, il processo. Ad essersi costituita parte civile nel procedimento ? stata proprio la Omnitel. La societ? avr? diritto a chiedere un risarcimento per il danno subito.