Commemorazione Eccidio di Monte Carmignano
Eccidio di Monte Carmignano: Sar? celebrata da don Armando Visone la messa commemorativa. Al cimitero, dopo la Marcia della Pace, in sostituzione del convalescente monsignor Antonio Chichierchia.
Dopo la suggestiva fiaccolata della pace promossa dall?azione cattolica parrocchiale nel sessantatreesimo anniversario dell?eccidio, alle ore 9,30 di sabato 14 ottobre sar? giovane il parroco di San Giovanni e Paolo, don Armando Visone, nella cui giurisdizione rientra l?ambito di monte Carmignano, a officiare la funzione in suffragio delle ventidue persone -uomini, donne, bambini- trucidate da un manipolo di tedeschi in ritirata la notte del 13 ottobre 1943. Sotto impulso dell’assessore alla cultura Tommaso Sgueglia, l’amministrazione comunale capeggiata dal sindaco Stefano Giaquinto ha predisposto la commemorazione dell’eccidio per la prima volta nel luogo dove sono custodite le spoglie delle ventitr? vittime della follia bellica, cio? al cimitero. Dopo la celebrazione eucaristica sono previsti interventi di alcune fra le principali autorit? invitate: il console tedesco ed il console americano a Napoli, i cittadini onorari Paolo Albano e Joseph Agnone, rappresentanti della Provincia, della Regione, delle scuole nonch? autorit? militari e civili che saranno introdotte dal primo cittadino e dal vicario, grazie alla tenacia dei quali lo scorso anno alla citt? di Caiazzo ? stata concessa la medaglia d’argento in memoria delle vittime civili e militari di tutte le guerre. Sar? presente come di consueto, con schierante in armi, la Fanfara dei Bersaglieri della Brigata “Garibaldi” che, dopo la cerimonia al cimitero si trasferir? in piazza Portavetere dove, dinanzi al Monumento ai Caduti, riportato a nuovo lustro dall’attuale amministrazione, sar? deposta una corona d’alloro in onore delle vittime di Monte Carmignano e subito dopo un concerto della Fanfara. In caso di pioggia l?intera manifestazione si svolger? nella chiesa concattedrale. Venerd? sera, intanto, su iniziativa dell’azione cattolica parrocchiale delle comunit? San Rufo e San Giovanni e Paolo rette dal parroco don Armando Visone si ? svolta una suggestiva processione con fiaccolata di pace. Partendo dalla croce eretta negli anni novanta sul luogo della strage su iniziativa del sempre amato parroco don Gerardo Fava la processione con fiaccolata ha raggiunto l?appena ristrutturata cappella di S. Maria del Soccorso, lungo la provinciale Cesarano-Caiazzo, gentilmente messa a disposizione dalla famiglia D?Aversa per la celebrazione di una messa in suffragio delle vittime della strage. Molti hanno auspicato che la funzione fosse co-officiata dall?ex parroco don Gerardo Fava che sin dagli anni settanta si ? preoccupato dell?eccidio, ma pare che, nonostante le pressanti richieste di numerosi fedeli, non sia stato neanche invitato; come, del resto, la cantautrice per la Pace Agnese Ginocchio che, dopo il caso dell?invalido senza casa trascurato dal clero locale e, a quanto riferito, indirizzato ad un?agenzia immobiliare mentre le case della chiesa pare siano vuote o peggio affittate a benestanti, avr? un motivo in pi? per apprezzare la comunit? ecclesiastica caiatina.
Alla fiaccolata hanno partecipato vari amministratori locali, dei paesi limitrofi e componenti dell’associazione “Amici di Ochtendung” presieduta dallo stimato imprenditore Giuseppe De Matteo, appena rientrati dal borgo tedesco nel quale, in collaborazione con le locali autorit?, i componenti dell’omologa associazione “Amici di Caiazzo” avevano organizzato una serie di manifestazioni per commemorare il decennale del gemellaggio. L’amministrazione comunale caiatina ne ha approfittato per ricambiare l’omaggio della stele eretta in piazza Portavetere in occasione del quinto anniversario con un grosso dipinto a rilievo su ceramica e tela dell’artista Gianni Pontillo, raffigurante un grande olivo -simbolo di pace- e gli stemmi civici delle due comunit?. Dulcis in fundo, nei prossimi giorni, ad opera del drappello militare accampato in localit? Cesarano, dovrebbe essere bonificata radicalmente la strada di accesso alla masseria in cui fu perpetrata la strage, tuttora abbandonata.
(Fonte Teleradio news Caiazzo di Gianni Gosta)