Quando si casca senza ?.casco, difficilmente si ha salva la vita.
L?incidente verificatosi tempo addietro alla periferia di Camigliano priv? un gruppo di giovani bellonesi della compagnia di un loro caro amico. Costoro, non ancora riescono a capacitarsi della perdita di Pietro Tammelleo originario di Pignataro. Quella di Pietro fu una perdita inspiegabile che suscit? risentimenti e discussioni. Infatti, gli amici del povero giovane si sono ritrovati al solito bar e, avvertendo la mancanza di Pietro, hanno intavolato una discussione sulla causa che provoc? il decesso del loro amico. Pietro, al momento dell?incidente, non indossava il casco protettivo e, questa disattenzione, ha causato la fatale frattura che ne ha determin? la morte. Molti sono i giovani meridionali che si ostinano a non voler fare uso del casco quando sono alla guida delle loro moto. Infatti, se Pietro avesse indossato il casco, forse l?incidente non avrebbe avuto una s? tragica conclusione. Non si riesce a capire il perch? di tanti giovani che, oltre a guidare in modo spericolato le loro moto, si ostinano a non voler fare uso del casco. Eppure, giorno dopo giorno, leggiamo sui quotidiani e apprendiamo dalla televisione che gli incidenti mortali non subiscono un calo, anzi, il loro numero ? sempre pi? in aumento. Le statistiche dicono che muoiono ogni giorno cinque ragazzi dei quali tre non indossano il casco. Per far si che tutti rispettino tale normativa, sarebbe necessario intraprendere una campagna d?informazione per invogliare i giovani all?uso del casco. Bisognerebbe iniziare tra le mura domestiche dove i genitori dovrebbero sorvegliare i loro figli facendo opera di convinzione e continuare nelle scuole. Infine, un forte impegno necessita anche da parte delle forze dell?ordine per un capillare controllo sulle strade. Insomma, bisogna costringere i nostri giovani motociclisti a far si che prendano cura di se stessi e degli altri. Un motivo, questo, per migliorare la nostra societ? che sembra andare alla deriva.