Viaggio a Roma per la consegna della Medaglia d’Oro

Mercoledì 10 marzo 1999 – pagina 18

Bellona – In onore dei 54 martiri uccisi dai nazisti.

Medaglia dl valor militare, anticipata di due ore la partenza per il Quirinale.
Franco Falco
BELLONA – Domani, partendo dalla casa comunale di Bellona, alle, ore 7,00, 150 bellonesi si recheranno a Roma presso il Quirinale, dove, nel cortile del palazzo presidenziale, il gonfalone del Comune di Bellona sarà decorato dal Presidente della Repubblica con la più alta onorificenza italiana: la medaglia d'oro al valor militare. Tutta Bellona e in fervente attesa. Sono stati coinvolti tutti. Si stanno verificando episodi di cronaca, c'e chi, assolutamente, vuole essere presente al momento fatidico. Una signora, Renate Heer, moglie di un bellonese, raggiungerà il Quirinale direttamente dalla Svizzera per non perdere l'unica occasione della sua vita, quella che farà sentire tutti i bellonesi orgogliosi, anche se il momento ricorda tragici avvenimenti dell'ultimo conflitto mondiale. II sindaco di Bellona, Giuseppe Pezzulo: "Il Quirinale ha anticipato l'orario, saremo ricevuti alle ore 10.45. In quest’importante ed attesissimo momento l'amministrazione comunale ha inteso coinvolgere tutte le organizzazioni del nostro territorio, siano esse sociali, sportive, culturali, umanitarie, assistenziali, religiose, ecc… Insomma, non abbiamo escluso nessuno. Sono stati invitati, e non poteva essere altrimenti, anche tutti gli ex sindaci di Bellona. Al ritorno da Roma, il gonfalone del Comune di Bellona, decorato con medaglia d'oro al valor militare, sarà ricevuto ed onorato presso il mausoleo ossario dei 54 martiri di Bellona. Qui verrà deposta una corona di alloro.
Seguirà, poi, la benedizione e la visita all'ossario quindi ci sarà il trasferimento alla casa comunale e, nella sala consiliare, dopo i discorsi commemorativi e celebrativi, si terrà un concerto musicale", conclude il sindaco.
Durante il viaggio il sindaco Pezzulo esclamò: “Affinché il motivo di questo viaggio non venga dimenticato mai!”

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