?L?assassino?. il nuovo spettacolo del cantautore Antonio D?Addio.
Chi ? l’assassino? Dove si nasconde? E chi ? che nella nostra societ? viene assassinato quotidianamente? Questi gli interrogativi a cui il cantautore vitulatino Antonio D’Addio e il suo gruppo di musicisti e danzatori tenteranno di dare una risposta durante lo spettacolo dal titolo “L’assassino” che si terr? venerd? 1? dicembre alle 21.00 presso il Teatro Ricciardi di Capua. Uno spettacolo, in cui si alternano musiche d’autore, brani recitati e danze, che rappresenta una nuova tappa di un percorso iniziato tre anni fa e che ci conduce diritti alla “morte delle parole”: s?, perch? per Antonio D’Addio l’assassino ? lui, il fantasma delle parole taciute, sbagliate, delle parole che feriscono e di quelle che tormentano. Le parole sono la fonte della comunicazione, il ponte per raggiungere a capirsi. Eppure la scelta delle parole giuste ? cosa a cui dedichiamo poco tempo. Diventano cos? strumento di allontanamento, mezzo per ferirsi e distanziarsi – afferma il cantautore, anima dello spettacolo, e socio dell’associazione Blimunda che ha organizzato l’evento. Uccide le parole chi dimentica il passato, chi lascia muto un amore, chi sostituisce agli ideali di giovent? l’ambizione e il denaro, chi si chiude nella propria solitudine, chi non sa quando tacere e dar voce al silenzio dell’anima, chi rimane imbrigliato nella differenza generazionale che troppe volte sfocia nell’incomunicabilit?. Un tema interessante, e quanto mai attuale, raccontato a 360 gradi da Antonio D’Addio (che oltre ad essere autore dei testi e delle musiche, ? autore anche dei racconti e regista) e dal suo gruppo, composto da Franco Scialdone (basso, tastiere e computer di palco); Ugo Aiezza (batteria); Sergio Vitale (chitarre acustiche ed elettriche); Roberta D’Addio (voce in “Nel Vento”); Giuliana Alicantro (ballerina); Angela Presentato, Adelini Rossella e Rosabianca Argenziano (comparse nel ruolo delle “donne scialbe”); Rita Fusco (analisi dei testi e stesura del libretto); Salvatore Di Lillo (grafica); Ottavio Ragazzino (fotografia); Peppe Aculeo (regia televisiva), Ciro (tecnico luci ed audio); Walter Marino (collaboratore teatrale).