Oggi udienza di appello al processo che vede protagonista il mostro di Bellona (foto)

Questa mattina, presso la corte di Appello di Napoli, dopo due rinvii, il primo a settembre u.s. per sciopero degli avvocati ed il secondo, il 22 novembre u.s. per assenza dell?imputato, si terr? l?udienza del processo di secondo grado che vede coinvolto Filippo Almerico di Bellona. In primo grado, e precisamente il 15 ottobre 2004, alle ore 19,30 presso il collegio ?C? della seconda sezione penale del Tribunale di S. Maria C.V. , presidente dott. Rugarli, Pubblico Ministero dott. Cilenti, fu emessa la sentenza a carico dell?Almerico. Sei anni di reclusione e pagamento delle spese processuali e procedurali, risarcimento danni fisici e morali. Durante il dibattimento l?avv. Elsa Cardone del Foro di Santa Maria C.V., chiese, per la parte civile, un risarcimento di 150.000 euro. Questa cifra venne avallata dal Pubblico Ministero ritenendola equa. La notizia in paese dest? meraviglia perch? ancora in molti erano scettici e dell?innocenza dell?Almerico anche se, questo parere era diventato dubbioso dopo la prova del DNA che metteva all?angolo Filippo Almerico. Questi fu accusato dalla minore M.P.C. di violenze sessuali e pedofilia. Il Giudice per le Indagini Preliminari, dopo varie udienze dispose, il rinvio a giudizio dell?accusato che continuava a negare le proprie responsabilit?. La 3^ Sezione del Tribunale, per accertare la verit? decise di nominare una Commissione per un prelievo affinch? si potesse procedere alla prova del DNA. Sia l?Almerico che la minore accettarono di sottoporsi al prelievo. L?incarico fu affidato al dott. Maurizio Di Boni, della polizia scientifica di Roma. Le prove furono effettuate con tre diverse tecniche dando sempre esito positivo. Inoltre, rifer? in aula il Dottor Di Boni, che era stata effettuata una controprova incrociata anch?essa positiva. Il fattaccio inizi? a Rocchetta e Croce, continu? a Camigliano, per concludersi in via Triflisco di Bellona. La minore non rifer? nulla alla madre, convivente dell?Almerico all?epoca dei fatti, perch? intimorita dalle minacce del bruto. Sotto il letto della minore, otto anni di et? all?epoca dell?inizio delle violenze, fu rinvenuto un Klinex con evidenti residui di liquido seminale e sangue. Alla richiesta di acquisire agli atti il reperto, ci furono opposizioni ma, nell?udienza del 13 febbraio 2004 il Tribunale dispose l?acquisizione del suddetto con riserva di nominare la Commissione per la prova del DNA. Detta acquisizione avvenne il 04 maggio 2004. La posizione dell?imputato si aggrav? ulteriormente perch?, nell?ultima udienza, il Pubblico Ministero dott. Cilenti, notific? all?Almerico due aggravanti: minaccia a mano armata ed eccessivo abuso della Patria Podest?. Dopo la lettura della sentenza la mamma della vittima, che all?epoca dei fatti era convivente dell?Almerico, dichiar?: ?Non ho mai dubitato nella giustizia perch? sono convinta che, anche se lenta, inesorabilmente condanna i colpevoli. La mia non ? una vendetta ma sete di giustizia perch? ritengo che simili mostri non devono agire indisturbati e baldanzosi. Non gioisco per la sentenza perch? la mia gioia sarebbe stata immensa se il fattaccio non si fosse verificato. Sono convinta che le prove schiaccianti contro il mostro di Bellona non gli danno scampo neanche in appello?. Stando a voci bene informate sembra che la difesa dell?Almerico voglia chiedere il patteggiamento e, se cos? fosse, per l?Almerico, dovrebbero scattare le manette. Infatti il patteggiamento prevede una riduzione di pena di un terzo. La condanna di sei anni verrebbe ridotta a quattro anni di reclusione. La difesa, inoltre, non pu? chiedere l?applicazione dell?indulto poich? non prevede la condanna per pedofilia.

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