Avvenimenti guerreschi nel territorio bellonese

Ogni qualvolta un esercito ha tentato di occupare Capua, tutto il circondario bellonese è stato invaso dagli assalitori o dai difensori. Molti sono gli avvenimenti bellicosi che seminarono lutti fra i bellonesi. Nell'885 un esercito composto da greci e napoletani, spedito dal duca e vescovo di Napoli Attanasio e guidato da Pandonulfo, si accampò nei pressi di Sicopoli, estirpando e divorando ogni cosa, nell'attesa di assediare Capua. Altri lutti, altro dolore, lo arrecò il duca Valentino (Cesare Borgia) che, prima dello storico "Sacco di Capua" (1501) aveva saccheggiato i villaggi circostanti, tra cui Bellona, lasciando una scia di dolore e di morte. Nel 1734, scrive il Granata, gli spagnoli di Carlo III distrussero ogni cosa man mano che occupavano la zona dei Mazzoni, San Tammaro, Bellona, Vitolaccio, Tutuni, ecc. Poi, per rafforzare la loro posizione, il 22 aprile dello stesso anno si accamparono nel territorio di Ferranzano, a tre km. ad est di Bellona. Nel 1799 i soldati francesi del generale Championnet si accamparono nei villaggi circostanti Capua, prima di aggredirla. Fra i villaggi, Bellona subì più di tutti le angherie, i soprusi e le violenze della soldataglia. Nel 1860, l'8 settembre, le truppe regie occuparono la sponda destra del Volturno da Capua a Caiazzo e, di conseguenza, occuparono tutti i paesi al di qua del fiume. Il IV ed il XV battaglione dei Cacciatori delle Alpi si attendavano nei pressi della zona Colatella, ad est di Bellona e della zona Contessa, dove collocarono cannoni su terrapieni. Il 25 ottobre 1860 transitò per Bellona l'esercito di Garibaldi e, nell'unica arteria allora esistente (oggi via 54 Martiri), fu leggermente ferito Nino Bixio, prontamente soccorso da premurosi bellonesi. All'entrata del paese il generale Sirtori cadde da cavallo fratturandosi una gamba. Garibaldi era diretto alla volta di Calvi Risorta e Teano per incontrare Vittorio Emanuele II° che proveniva dagli Abruzzi. Il dittatore chiese una guida; si offri Crescenzo Marra, che vide il suo gesto premiato. Il 27 ottobre 1860 passò per Bellona Vittorio Emanuele II° e si offrì, come guida, il bellonese Mattia Marra che lo segui fino a Sant'Angelo in Formis, dove il Re si recava per controllare le posizioni strategiche ed impartire disposizioni per la presa di Capua. Il 28 dello stesso mese Garibaldi passò di nuovo per Bellona. Alle ore 20 del primo novembre 1860 passò per Bellona Vittorio Emanuele II° diretto di nuovo a Sant'Angelo in Formis per ordinare il bombardamento su Capua. Alle ore 22, infatti, iniziarono a cannoneggiare la città fino del 2 novembre, giorno in cui capitolò. Se tutti gli avvenimenti citati sconvolsero la pacifica vita che conducevano i bellonesi, quello che più di tutti lasciò lutti e dolori fu l'efferato dei 54 Martiri perpetrato dai nazisti il 7 ottobre 1943. E' a tutti noto che, durante il secondo conflitto mondiale, il territorio italiano fu pacificamente occupato dai nostri alleati germanici. A Bellona i tedeschi si accamparono nel territorio che si estende tra Bellona e Vitulazio ed in altre zone circostanti come Ferranzano, Colatella, Contessa, ecc. Nelle stesse zone si attendarono le truppe alleate di occupazione: inglesi, americani, irlandesi, islandesi, canadesi, ecc. ed un nutrito gruppo di soldati polacchi che si erano affiancati ai vincitori per combattere l’odiato nemico germanico.

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