Questa sera s’ inaugura ?Surrender?, personale di Livio Marino Atellano.

Interessante iniziativa per il prossimo week-end programmata al Museo civico di Capua nell?ambito del Premio ?Follaro d?Oro 2006?. L?arte di Livio Marino Atellano al centro del ?Premio Capua Follaro d?Oro 2006?, assegnato per l?anno in corso a padre Michele Piccirillo. Alle 18:30 nel Museo Provinciale Campano sar? inaugurata la personale dell?artista nato ad Atella di Napoli ed intitolata ?Surrender?. La mostra, che sar? visitabile fino al prossimo 31 dicembre, sar? accompagnata da un Catalogo, in distribuzione gratuita, con testi di Anna Cochetti, Giuseppe Limone e Domenico Papa. Quella di Livio Marino Atellano ? una personale che gi? dal titolo lascia trasparire la sfiducia, la disperazione che si ? impadronita dell?artista dopo anni di attivit? portata avanti sempre in bilico fra la denuncia sociale e l?introspezione ironica dei molti mali del mondo: primo fra tutti la guerra. Si parla sia della guerra quella vera, ma anche di quella che decontestualizzata diventano le guerre di tutti i giorni contro la sopraffazione, la prepotenza, la violenza gratuita, la negazione della dignit? umana, la mortificazione del diverso. ?Surrender? ? infatti un atto di rassegnazione dolorosa, consapevole ed, in fondo, ineludibile che l?artista compie e suggerisce agli altri di fare, quasi come fosse una pausa, un momento di ripensamento prima del baratro. ?Arrendersi? per non arrivare alla distruzione totale, al nulla. In particolare nello scenario mediorientale quasi un suggerimento di pace rivolto ai pi? deboli, a quelli pi? esposti, a quelli che hanno sopportato i lutti pi? amari, al popolo che non muore solo grazie alla prolificit? delle sue donne paragonabile in qualche modo alla voglia di procreare che risulta cos? evidente nelle ?madri? del Museo Campano. Per Livio Marino Atellano la pace fra palestinesi ed israeliani, presi naturalmente a simbolo di un concetto estensibile all?universo, pu? nascere da un atto unilaterale di resa di quelli che sono riconosciuti da tutti come vittime. Un atto quasi materno di protezione della prole per sottrarla ad un destino troppo spesso crudele e senza scampo. Alla ?resa? si contrappone una spirale di violenza sempre pi? cruenta ed incontrollabile. Vittime e carnefici che si aggrovigliano nell?identico destino di morte. Forse a questo punto ? meglio ?Arrendersi?. In mostra fra le madri, quasi a voler sollecitare un dialogo, ma forse ? meglio dire a richiedere il loro consenso, le installazioni ?La resa?, composta da cinque sculture in terracotta, ?Le Gabbie? composta da una serie di autoritratti dell?artista in terracotta rinchiusi in piccole gabbie di ferro, una scultura in terracotta dal titolo ?L?Attesa? ed una serie di gabbie multiple comprendente ognuna sei autoritratti in terracotta disseminate lungo il percorso. Completano la mostra un nucleo di delicatissimi acquerelli che richiamano il precedente lavoro dell?artista incentrato sulle ?citt?-vesuvio?. Naturalmente queste citt? sono quelle della Palestina. Nel corso della serata inaugurale ci saranno gli interventi musicali del “Muse String Quartet” con Rossella Marino e Sebastiana Buonarrivo (violini), Stefania Delle Femmine (viola) e Norma Ciervo (violoncello). Premio Capua ?Follaro d?Oro 2006?.
Info: Cooperativa Capuanova, e-mail: “coopcapuanova@libero.it”; libreria Uth?pia, e-mail: “uthopialibreria@libero.it”, fax 0823622944, ufficio stampa Francesco Paolo Legnante, 392/93 02 083 e.mail: “francescolegnante@libero.it”.

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