Tutti uniti contro l’anoressia
Sognava di essere modella, é morta a 14 anni. L'ennesimo dramma delle ragazzine che sognano di essere
come Gisele Bundchen e che finiscono all'ospedale o all'obitorio perché smettono di mangiare si è svolto questa volta a Nova Iguassù, una delle periferie più degradate e violente di Rio de Janeiro. “La morte di questa giovanissima quattordicenne dovuta all’anoressia porta prepotentemente alla ribalta un tema al quale sembra che le ragazze non siano interessate: l’anoressia”, ad affermarlo è il dottor Saverio Martire, assessore alla Sanità del comune di San Nicola La Strada, nonché medico di famiglia. “Eppure” – ha proseguito – “i disturbi alimentare sono in continua ascesa e possono portare finanche alla morte. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne; circa il 5% delle giovani tra i 13 e i 35 anni soffre di anoressia, ma l’incidenza sta tornando a salire anche tra i quarantenni e tra gli uomini”. Secondo i dati del Cidap, il Centro italiano disturbi alimentari psicogeni, in Italia ci sarebbero circa 1.450.000 ragazze bulimiche e 750.000 anoressiche. L’anoressia nervosa si manifesta con il rifiuto del cibo e con una forte perdita di peso; questo disturbo in un 3 – 5% circa di casi porta alla morte. “Questa malattia” – ha sottolineato Martire – “considerata 50 anni fa come rara e diffusa solo tra le giovani delle classi elevate riguarda ormai tutti gli strati sociali del mondo occidentale. I dati epidemiologici parlano di una incidenza, nella popolazione femminile tra i 12 e i 25 anni, vicina all’1%”. Per tale motivo va lodato l’interesse che ha mostrato l’Asl Ce1 verso questo problema. Infatti, l’Asl Caserta 1, su impulso del direttore generale Francesco Bottino, ha attivato un ambulatorio per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei disturbi psicogeni della condotta alimentare (anoressia nervosa, bulimia). L’ambulatorio, sito in via Ficucella, è aperto al pubblico il lunedì dalle 14 alle 20 e il venerdì dalle 8 alle 14, ed è attivo presso l’Unità operativa di salute mentale di Maddaloni di cui è responsabile Gianfranco Buffardi.