Conoscere gli eroi: Carlo Santagata

L’Associazione Dea Sport Onlus di Bellona nell’incontro trimestrale con i giovani per far conoscere gli eroi, ha proposto: Carlo Santagata, indicato tra coloro che non moriranno mai. Il Santagata all’età di 16 anni fu impiccato ad un albero dalla ferocia nazista. Nacque a Portici il 18settembre 1927 da Giuseppe e Cira Consolente. Si trasferì a Capua, con la famiglia, il 17 febbraio 1936. Di carattere buono ed aperto, possedeva una immensa vivacità ed attaccamento alla Patria. Il mattino del 5 ottobre 1943 Carlo si allontanò dalla sua abitazione per recarsi a comprare il pane per la famiglia. Al ritorno fu fermato da una pattuglia tedesca al posto di blocco al “Pagliariello”, all’incrocio della strada che ora porta al "Campo profughi". Quindi fu derubato degli oggetti che aveva con se, compreso il pane che aveva comprato a S. Maria C.V.. Infuriato ed umiliato, si recò presso la Caserma abbandonata del 32° Reggimento Fanteria, si procurò un moschetto con delle munizioni ed una borsa piena di bombe a mano. Finalmente, armato, Carlo, il “guastatore”, nomignolo appostogli per essere stato la mascotte di un reparto di guastatori, incontrò Pasqua Giaquinto, una donna capuana che lo conosceva e cercò di farlo desistere dalle sue intenzioni prospettandogli i pericoli. Il giovane sapeva che i nazisti erano nemici dell’Italia per cui occorreva combatterli. Carlo Santagata, la mattina del 5 ottobre 1943, per evitare il posto di blocco al Trivio Auriemma, attraversò i campi alle spalle del macello, si recò in piazza d’Armi raggiungendo, poi la strada statale Appia. Carlo ingaggiò uno scontro con un reparto tedesco impegnandolo duramente. Il ragazzo fece cadere alcuni soldati nemici e ferendone altri. Improvvisamente il fucile di Carlo s'inceppò. Lanciò tutte le bombe a mano in suo possesso ed al termine dell’azione fu ferito, accerchiato, catturato ed impiccato. Infine, alcuni dei soldati, spararono raffiche di mitra sul corpo del giovane, ormai privo di vita. Alla memoria del Santagata fu conferita la Medaglia d'Oro. Sulla stele che ricorda l’eroe è scolpito: “A questo albero fu impiccato Carlo Santagata, medaglia d’oro della Resistenza. Giovane sedicenne, pur reso edotto del pericolo cui andava incontro, si impegnava da solo in azioni di guerriglia contro il nemico ripiegante tra S. Maria C. V. e Capua. Catturato dal nemico, seviziato ed impiccato, immolava la sua giovane esistenza con serenità e virile coraggio. Luminoso esempio del tradizionale eroismo della gioventù italiana. Capua 5 ottobre 1943”. I resti mortali del giovane riposano nella Cappella della SS. Trinità del Cimitero di Capua e, ogni anno, dopo una commovente cerimonia presso l’albero dell’impiccagione, le Autorità cittadine si recano nel pio luogo per rendere omaggio alla sua memoria.

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