Telefono, bolletta di mezzo milione senza aver mai potuto avere la linea.

È la più classica delle fregature: dopo la beffa il danno, consistente stavolta in una bolletta telefonica di circa duecentocinquanta Euro, a quanto riferito inviata ad una mancata utente caiatina che, dopo aver vanamente atteso per mesi l’allacciamento della linea, è stata costretta a rivolgersi ad una società concorrente perché la sua zona non sarebbe ancora coperta dalla principale società telefonica, sempre più spesso finita nell’occhio del ciclone. Non solo per vicissitudini giudiziarie o finanziarie ma anche per i disservizi lamentati un giorno si e l’altro pure da un’utenza che ormai non sa più a quale santo votarsi anche per ricevere la copia dell’elenco, addebitata da mesi ma probabilmente consegnata a persone non titolate o peggio finita in qualche discarica.

A sollevare l’ennesimo polverone, che postula l’interessamento di “Mi Manda Raitre” o di “Striscia la Notizia”, il noto sindacalista, funzionario comunale nonché esponente politico di centro sinistra Ferdinando Giordano, dopo che la moglie ha ricevuto lo sgradito e inatteso “regalo” della società telefonica. Inatteso perché proprio i tecnici inviati dalla società telefonica dopo numerose sollecitazioni avrebbero concluso che era impossibile allacciare la linea telefonica in quanto la zona (Pozzillo di Sopra) non era ancora servita dalla grande società ma anche ciò sarebbe tutto da verificare se, come riferito, un precedente inquilino ha sempre avuto la linea.
Anche volendo stendere un velo pietoso sui motivi che avevano indotto i preposti a sottoscrivere il contratto, se effettivamente nella zona non esistevano le condizioni per attivare il servizio richiesto, dopo mesi di vana attesa, preso atto dell’impossibilità manifestata dai tecnici, la signora era stata quindi costretta a rivolgersi ad un altro gestore per ottenere finalmente l’agognata linea. Ma, come spesso accade, dopo i confetti, ovvero il passaggio alla nuova società, che tempestivamente ha attivato la linea, non sono mancati i difetti, consistenti nella salata fattura inviata alla malcapitata utente sebbene questa non abbia mai potuto usufruire del servizio richiesto, a quanto riferito non certo per proprie colpe ma esclusivamente per carenze della società, che però non ha esitato a pretendere un salato pedaggio per il passaggio ad altra società ovvero per i servizi mai resi. Proprio questo potrebbe essere l’argomento di discussione in una trasmissione televisiva specializzata nelle denunce di clamorosi pateracchi, perpetrati, tanto per cambiare, in danno dei sempre meno tutelati cittadini.

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