Perna, ottantaseienne eroe di El Alamein, rieletto presidente napoletano dei parà
Il decano dei paracadutisti napoletani, il sergente maggiore Armando Perna, Il decano dei paracadutisti napoletani, il sergente maggiore Armando Perna, paracadutista della prima ora essendosi brevettato a Castel Benito in Libia nel 1939 con i cosiddetti Fanti dell’Aria voluti dal Maresciallo Italo Balbo, è stato rieletto Presidente della sezione ANPDI di Piazzetta Eritrea a Napoli. L’ottantaseienne napoletano è un vero e proprio simbolo per i paracadutisti campani e non solo, una leggenda vivente. Venne fatto prigioniero all’indomani della battaglia che in pratica annientò i “Fanti dell’Aria”. Ne restarono solo una cinquantina e vennero fatti prigionieri, ma dopo solo alcuni giorni di prigionia, Armando Perna, classe 1921, insieme ad altri commilitoni prese il sopravvento sui militari di guardia e ritornò al fronte. Nel frattempo, erano giunte nuove e fresche truppe e venne inquadrato nella Divisione Folgore. Fu mandato a Tarquinia, la culla del paracadutismo militare italiano dove conseguì nel 1941 un secondo brevetto. Tornato nuovamente in Africa settentrionale si battè come un leone. Nei primi combattimenti di El Alamein venne ferito, medicato rifiutò di essere trasportato in ospedale, almeno sino a quando le forze lo sorressero. Quasi esanime, il comandante di compagnia lo fece trasportare di peso all’ospedale. Viste le sue condizioni, i sanitari lo imbarcarono sulla nave ospedaliera “Gradisca”, l’ultima che salpò alla volta dell’Italia prima della eroica e leggendaria ultima battaglia di El Alamein. Armando Perna è stato insignito di due Croci di Guerra e dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Repubblica Italiana. L’associazione partenopea dell’ANPDI è intitolata a Gaetano Lenci, eroico ufficiale della Divisione Folgore morto il 6 novembre 1942 poche ore prima che avesse termine la battaglia di El Alamein che consegnò alla leggenda i paracadutisti della “Folgore”. La sezione di Napoli dell’ANPDI, che si trova in piazzetta Eritrea 5 a Mergellina, conta oltre settanta iscritti ma aumentano continuamente, visto che molti giovani e ragazze invece della droga o dello spinello vogliono provare l’ebbrezza del lancio con il paracadute sicuramente meno pericoloso dell’assunzione della droga. Domenica 11 febbraio si è svolta l’assemblea degli iscritti, i quali hanno riconfermato all’unanimità alla presidenza della sezione Armando Perna che ha ancora lo spirito dei suoi vent’anni, quando andava all’assalto delle truppe angloamericani come se andasse a fare una cosa normalissima. Oggi, leggendo e vedendo quello che succede quotidianamente sulle strade, negli stadi mi vergogno e mi rammarico di non essere nato e vissuto con cotanti eroi. “È stata una bella riunione quella di domenica scorsa” – ha affermato Perna – “davvero molto sentita tra i soci e ringrazio tutti per avermi voluto ancora una volta alla loro guida. È un grande onore per me. Io sono uno di quelli che ha dato i natali al gruppo partenopeo dei paracadutisti e ricordo ancora quei momenti nel '46 quando le forze armate, dopo le sconfitte rimediate nella seconda guerra mondiale, diedero vita alle sezioni di paracadutisti distribuite per lo stivale. Mi auguro che la sezione possa presto aumentare i propri iscritti”. L’attuale Presidente Armando Perna è uno dei soli quattro superstiti di Castel Benito (dove venne costituito il primo reparto di “Fanti dell’Aria”, costituito dal Governatore generale della Libia, Italo Balbo, il 22 marzo 1938 e formato da ascari libici e da ufficiali e sottufficiali italiani). Il rinnovo del Consiglio Direttivo ha visto eletti consiglieri: il paracadutista Francesco Esposito, il paracadutista Angelo Neri, il paracadutista Loris Arelli, il paracadutista istruttore Gennaro Fiscariello, il paracadutista Giovanni Alfano e Giuseppe Lenzi che è stato il più giovane paracadutista civile d’Italia, avendo conseguito il brevetto all’età di 16 anni, attualmente Generale in ausiliaria dell’Aeronautica Militare, nonché pilota civile, istruttore e direttore di lancio.