L’incredibile odissea di un anziano pensionato casertano

Aveva la milza spappolata, i medici lo rimandano a casa due volte I giornali, la radio, la televisione sono ingordi, specialmente in questo periodo di casi di malasanità.
Storie drammatiche che catturano e seducono la gente – che fanno aumentare la vendita di giornali, innalzando gli indici di ascolto di radio e tv. La storia che ci apprestiamo a raccontare- riguarda un anziano pensionato della provincia di Caserta. Una storia di malasanità, fortunatamente finita bene- cominciata circa due mesi fa. E’ una mattina come tante altre-per S.C. Sale in sella alla bici, per dirigersi verso il centro cittadino.  Deve sbrigare alcune commissioni. Meno di duecento metri percorsi con la solita prudenza- e finisce con la bicicletta sul manto stradale. Prontamente soccorso, è trasportato in un nosocomio campano. Trauma accidentale, la causa dell’accesso- riportata nella cartella clinica del pronto soccorso. Riferito malore e conseguente caduta – lamenta dolore toracico ed amnesia anterograda.  Ig tetano da praticare, l’anamnesi. Dall’esame obiettivo-si riscontra l’amnesia anterograda-si parla di trauma cranico con abrasione frontale- e di trauma toraco addominale. Tre ore per gli indispensabili esami del sangue di routine, RX torace, consulenza neurologica, eco addome completo, ecg, tac cranio. Episodio presincopale con caduta in cardiopatico- la diagnosi emessa prima della dimissione. Tra le note e prescrizioni: si consiglia ecocolordoppler dei TSA. Il paziente torna a casa- ma la sua condizione anziché migliorare- peggiora con il trascorrere delle ore. I congiunti – decidono di riportarlo nuovamente al pronto soccorso. Analisi e consulenze ripetute. Stesso copione.  Rimandato a casa con la prescrizione di consulenza diabetogica e holter cardiaco. Ma la situazione precipita, S.C.- La via crucis è tutt’altro che finita per la vittima e congiunti. I dolori lancinanti e le sofferenze continuano. Nuova corsa al pronto soccorso, questa volta  diretti  nell’ospedale San Giovanni di Dio di S.Agata dei Goti. Questa volta, fortunatamente s’imbattono in medici  da soap televisiva (ndr. competenti, sensibili  e dinamici). “Appena arrivati- racconta la nuora della sfortunata vittima- i medici si sono accorti della gravità della situazione. Subito diagnosticata la rottura della milza- e una fistola pancreatica- che poteva spedire in breve tempo mio suocero all’altro mondo. Una tragedia evitata per la grande perizia e professionalità mostrata da medici e paramedici intervenuti prontamente. Un ringraziamento particolare- all’equipe diretta dal dottor Raffaele Arganese, che ha operato (coadiuvato dal dottor Massaro) e salvato mio suocero, professionisti di grande spessore, dotati di grande sensibilità”. Una storia drammatica, quella di S.C.- che poteva finire  tragicamente.  Un caso di malabuonasanità!

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