Comunicato Stampa: Anedda risponde ai Parlamentari

"fare saltar fuori la verità e il marciume del processo Parlanti scotta a qualcuno" Milano – I parlamentari italiani, venuti a conoscenza dello sciopero della fame ad oltranza proclamato da Carlo Parlanti (Parlanti: ha iniziato lo sciopero della fame News ITALIA PRESS N° 76 del 20 aprile 2007), esprimono la loro impotenza sul caso (Condannato al massimo della pena per crimini … impossibili fisicamente e biologicamente News ITALIA PRESS N° 244 del 22 dicembre 2006), qualcuno infastidito, altri seriamente preoccupati, solo l'europarlamentare Marco Pannella, leader storico dei radicali, ha lasciato uno spiraglio aperto (I parlamentari italiani impotenti di fronte al caso Parlanti   News ITALIA PRESS N° 76 del 20 aprile 2007).

Nel volgere di pochissime ore, la dura risposta della compagna di Carlo Parlanti, Katia Anedda.
Massimo Romagnoli, parlamentare di Forza Italia eletto sulla Circoscrizione Estero, ripartizione Europa, aveva dichiarato che "l'Italia non può ogni volta, come nel caso Gavosto, prendersi a carico i casi degli italiani che vanno all'estero a combinare guai". E' una chiara dimostrazione, dice Katia Anedda, "che l'Onorevole non conosce bene il caso, consultabile sul sito www.carloparlanti.it , capisco tutti gli impegni parlamentari, ma potrebbe essere importante conoscere i casi di difficoltà di italiani all'estero. Non è mai stato dimostrato che Carlo Parlanti abbia combinato qualche guaio, non è stato dimostrato in processo, nè in altri atti ufficiali e non in possesso degli avvocati e della Magistratura, se l'Onorevole ha riscontri diversi, naturalmente ufficiali e provati, sarebbe il caso che lo esplicitasse".

A chi parla di "difficile risoluzione, in quanto probabilmente conseguenza di "rapporti diplomatici che sono andati deteriorandosi a seguito della liberazione in Italia di Silvia Baraldini", Anedda risponde senza mezzi termini. "Pur ringraziando l'onorevole Ferrigno per la solidarietà, il caso Parlanti non ha a che fare con il caso tipo Baraldini. Il caso Baraldini, pur non essendo dimostrata la colpevolezza, è un caso totalmente diverso, ed un caso federale, ricordo che Carlo è stato condannato per eventi che sono impossibili siano stati compiuti sotto tutti i punti di vista (logico e fisico)".
Anedda ringrazia tutti coloro che si sono attivati e si attiveranno, "la via d'uscita è solo una aiutarmi a provare, che le foto presentate in tribunale non fanno parte del caso (n.d.r. il caso Parlanti), questo è ovvio per tutti, ma a quanto pare è necessario ufficializzarlo con delle analisi. Questo da mesi chiediamo ai nostri avvocati, e all'Ambasciata, ma nè gli avvocati nè l'Ambasciata si sono attivati. Siamo dell'opinione che fare saltar fuori la verità e il marciume di questa vicenda scotti a qualcuno e quindi tutti vogliono prendere la via burocratica per non creare lo scandalo, ma questa via comporta la minaccia della vita di Carlo e quella della sua famiglia".

Katia Anedda
Tel. +39 0240918073
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