Gli ultimi colpi di coda

Molti sono a conoscenza che quando un cavallo riporta una ferita ad una gamba, il proprietario, per non farlo soffrire, decide di abbatterlo. Quando ciò avviene, l’animale ferito, rendendosi conto della triste realtà, reagisce con un ultimo “colpo di coda”.  A Bellona è in corso la campagna elettorale per eleggere gli amministratori comunali ai quali saranno affidate le sorti della città. In lizza due liste: la numero 1, “Rinascita” e la 2 “Uniti per Bellona”. Come risulta dall’ assegnazione numerica così, da ogni angolo della città, giungono voci che danno per scontata la vittoria della lista numero 1. La diffusione di questa previsione ha fatto si che anche i supporter della lista Nr. 2 si stanno convincendo nel riconoscere che, anche questa volta, sarà come cinque anni addietro con una differenza: mentre nel 2002 furono cinque i voti di scarto, quest’anno al numero 5 si aggiungeranno altre cifre. Si trovano con l’acqua alla gola e, non sapendo come venirne fuori, ricorrono a qualsiasi sistema pur di racimolare qualche voto per rendere la sconfitta meno amara. Molti sono i supporter che firmerebbero per una sconfitta analoga a quella del 2002 e, per tentare “l’ultimo colpo di coda” ieri mattina siamo stati testimoni di una insolita richiesta: tre candidati della lista nr. 2 hanno avvicinato lo zio di un candidato della lista avversaria, impegnato nella campagna elettorale a favore del nipote, chiedendogli il voto. Di solito, tale richiesta, è considerata scorretta poiché manca di coerenza politica e sociale. Inoltre, uno dei tre candidati, quello che porgeva il volantino, si adoperava nell’intento con l’utilizzo di frasi sdolcinate. Era un gesto, questo, che celava la loro convinzione per la difficoltà a raggiungere l’obbiettivo prefisso. Il volantinaggio effettuato all’uscita dei fedeli dalla chiesa madre di Bellona, non riscuoteva consensi perché molti rifiutavano, con garbo il volantino ed altri lo accettavano solo per una forma di educazione, non per convincimento. Una elettrice ci ha riferito: “Costoro non riescono a capire che la differenza tra i due sindaci è enorme: Mentre dal 1997 al 2002, (durante l’amministrazione Pezzulo ndr) Bellona versava in una condizione di abbandono, dal 2002 ad oggi, con Giancarlo Della Cioppa, la Città ha fatto i cosiddetti “passi da gigante”. Basta guardarsi intorno per notare l’enorme quantità di lavori realizzati”.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post