Cicoria, TV, polemiche e veleni. Sotto accusa stampa e amministratori.

La cicoria caiatina continua a provocare grande interesse da parte dei media nazionali. Finita nel mirino di radio -giornali e tv. Diventata un caso nazionale. Un caso infernale per gran parte dei residenti- infuriati con il giornalista free lance Giuseppe Sangiovanni- riuscito con un’antica leggenda, con un mix di ironia e goliardia- ad attirare l’attenzione dei media dell’intera penisola. Giovedì, registrato l’ennesimo passaggio televisivo per Caiazzo. Tutta “colpa” della cicoria caiatina- oggetto di un servizio del Tg3 Campania- in onda sabato 2 giugno alle 14:15 sulla terza rete Rai (domenica sarà ancora cicoriamania nella trasmissione Strada Facendo di Radio Rai Due, alle 17 circa). La povera, scandalosa e insultata cicoria- è, però servita – a chi – la guardava con distacco- a regalare immagini del centro storico di Caiazzo- commentate dal sindaco Giaquinto. Tutti bravi, tutti pronti e allineati davanti alle telecamere- non più scandalizzati dalla misera pianta erbacea. Senza pronunciare un semplice grazie. La solita Caiazzo- che non conosce la parola gratitudine, delle maglie nere- delle beghe, degli antagonismi, valzer di ricatti, tarantelle e dietro front. Una città oscurata martoriata orrendamente-dal Fuenti caiatino- con gli stessi giornalisti e paladini della legalità- beati spettatori.

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