Palazzo De Iulio, lavori ripresi. E regolari.
Sono ripresi in via Cattabeni i lavori internamente all’ex giardino del palazzo De Jiulio, gran parte del quale è stata sacrificata per realizzare, nel pieno rispetto della normativa, appartamenti e locali destinati ad attività produttive. Ma i lavori ripresi da qualche giorno, e che pare siano stati già visitati ripetutamente dalla polizia locale, riguardano il riempimento di alcuni scavi realizzati nel terreno -pare in previsione di effettuare nuove costruzioni, in seguito bloccate, si vocifera a causa di alcune denunzie- e che durante l’estate scorsa hanno indotto molti vicini a protestare perché l’acqua piovana accumulata nelle vasche avrebbe favorito, tra l’altro, la proliferazione di zanzare ed altri fastidiosi insetti. Ora però che il vuoto tra le fondamenta stava per essere colmato con brecciolino, pare siano insorti altri problemi in quanto a seguito del contenzioso il Comune aveva ordinato il ripristino dello stato dei luoghi, consistente in terreno alberato e non brecciolino. Secondo attendibile fonte, però, il proprietario sarebbe stato costretto a riempire provvisoriamente alcune buche allo scopo di poter transitare con escavatori ed altri mezzi d’opera necessari per la costruzione di un muraglione sulla parte retrostante del giardino, sulla base di una concessione edilizia perfettamente conforme, mentre la questione relativa alle “fosse” ed alle conseguenti ordinanze comunali sarebbe tuttora sub judice, in seguito al ricorso al Consiglio di Stato avverso il provvedimento con cui il Tribunale Amministrativo Regionale, adito in prima facie dal proprietario, avrebbe riconosciuto le ragioni dell’amministrazione comunale, cioè la validità dell’ordinanza con la quale veniva disposto il ripristino dello stato dei luoghi, ma con cui non avrebbe alcuna relazione il temporaneo riempimento con brecciolino di alcune vasche, al solo fine di passare dall’altra parte.