Tanta leggerezza, la famiglia dov’è?

Se a spacciare droga sono giovani incensurati, di buona famiglia, vuol dire che lo si fa "con leggerezza". Senza neanche avere "la consapevolezza del disvalore etico, oltre che del rilievo penale, di condotte che recano danno a se stessi e alla società. A questo punto bisogna che famiglia e scuola stiano all'erta. Noi continuiamo, fino all'inverosimile, a battere sul tasto della mancata presa di coscienza della gravità di condotte a monte delle quali si nascondono organizzazioni che gestiscono traffici lucrosi. Certi giovani pensano che farsi una canna o tirare di coca o chiamare l'amico che "la fa pagare meno" non sia nulla di grave. Bisogna guardare a cosa c'è dietro e a chi gestisce in modo industriale il traffico di stupefacenti. Sono condotte che offendono la coscienza sociale. Noi vogliamo bacchettare anche quei genitori che "non si sono accorti di nulla". Desideriamo denunciare il fallimento di agenzie educative come la famiglia e le conseguenze "irreversibili" del consumo di extasy, "una droga che procura lesioni al cervello". Genitori, svegliatevi. E' inutile imitare lo struzzo che, quando avverte il pericolo, infila la testa sotto la sabbia.

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