Moglie spendacciona e marito ribelle.

Per il compleanno del suo bambino Maria S. aveva deciso di acquistare un corredo di indumenti estivi nella certezza che avrebbero reso felice il piccolo: un desiderio che mamma Maria desiderava esaudire da molti mesi. Il giorno antecedente la festa di compleanno, Maria si reca nel negozio preferito ma non trova ciò che desidera. Disperata non sa cosa fare, ma un’idea sorge improvvisa: si reca al mercato che si svolge nella vicina Vitulazio. Appena giunta, comincia a rovistare nelle bancarelle che espongono indumenti per bambini. Aiutata dal rivenditore, Maria trova ciò che desidera: canottiere, camicie, maglia, pantalone e calze, prodotte da una nota casa di moda, tutto per il costo di 110 euro. Soddisfatta la donna ritorna a casa, in attesa che il marito ritorni dal lavoro. Antonio, incuriosito, apre il pacco per osservare gli indumenti e chiede a sua moglie il costo. Appresa la somma, l’uomo va su tutte le furie. Ne scaturisce un litigio e Maria tenta di calmarlo. Antonio non vuol saperne e comincia a percuotere sua moglie che chiede aiuto. Accorrono i vicini per separare i due, ma è troppo tardi: Maria riporta contusioni alla spalla destra a causa di violenti pugni ricevuti da suo marito. Le amiche si adoperano per soccorrerla privandola del telefonino poiché ella voleva chiedere l’intervento dei Carabinieri. Ne sarebbe scaturita una spiacevole situazione che avrebbe inasprito sempre più gli animi. Ad opera delle soccorritrici tutto ritorna sereno ed i due accennano a riappacificarsi. L’unico che resta a guardare, sconcertato ed impaurito è il piccolo che se ne sta in silenzio in un angolo con il volto in lacrime.

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