Sono trascorsi tre anni dalla scomparsa di Marco Di Rauso

Sono trascorsi tre anni dalla scomparsa di Marco Di Rauso, originario di Capua ma sposato a Bellona. Sul sito della RAI è ancora postata la sua scheda: Marco Di Rauso, Età: 27 (al momento della scomparsa); Statura: m. 1,78: Occhi: castani; Capelli: castani; Scomparso da: Bellona (Caserta); Data della scomparsa: 22 agosto 2004; Abbigliamento: maglietta arancione e jeans blu. Andato in onda su “Chi l’ha visto?” il giorno 11 ottobre 2004. Note: Una angioma all'altezza delle sopracciglia. Marco Di Rauso, incensurato, lavorava come muratore a giornata, è sposato ed ha un figlio di quattro anni. Secondo il racconto della moglie, Maddalena Giudicianni , domenica, 22 agosto 2004, si sarebbe alzato prima del solito, rimanendo affacciato al balcone fino all'arrivo di un'auto che si sarebbe fermata davanti alla sua casa in via Platani di Bellona (CE) che suonò il clacson. A quel punto Di Rauso sarebbe sceso immediatamente in strada, dicendo di far presto ritorno, senza prendere né i documenti, né il portafogli, né il cellulare. Da quel momento non ha fatto più ritorno a casa. Oltre la moglie ed il figlio sono sempre in apprensione per Marco la mamma Maria Ferrara, papà Fiorenzo e tutti i familiari. Nella famiglia Di Rauso, da tre anni non c’è più pace. Una scomparsa che ha dell’incredibile perché non è possibile che una persona si sia volatilizzata senza lasciare traccia. Senza tralasciare nessuna ipotesi, le indagini sono state condotte dai carabinieri di Capua e di Vitulazio. Purtroppo gli Uomini della Benemerita, pur mettendo in essere la loro indiscussa professionalità, hanno dovuto “brancolare nel buio” perché coloro che avrebbero potuto sapere si sono chiusi in una vergognosa omertà, forse per paura, e tutti gli interrogati dal comandante la Caserma di Vitulazio, maresciallo Angelo Salzillo, non hanno fornito un pur minimo indizio per facilitare le ricerche di Marco Di Rauso ed assicurare alla giustizia gli eventuali colpevoli della scomparsa. Ancora una volta la mamma di Marco, rivolge un accorato appello a chi potrebbe sapere qualcosa. “Il giorno dopo la scomparsa giunse la notizia che mio figlio era stato visto a Napoli, ci recammo sul posto, senza aver fortuna, e, dopo quel viaggio, davanti a noi è stato eretto un muro omertoso che non ha aiutato a far si che le ricerche portassero sulle tracce di mio figlio. Non è possibile continuare questa vita fatta di attesa e di palpitazioni. Chi sa, parli! Anche se dovesse darci una brutta notizia”.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post