Mobilitazione contro la centrale biomasse

Comitato Civico di lotta contro la Centrale; Comitato Civico aperto a tutti gli uomini di buona volontà per la difesa della salute e dell'ambiente; Movimento Civico "Uniti per Vitulazio"; Fondazione "Don Peppino Diana", rivolgono un accorato appello a tutte le Parrocchie, Associazioni, Pro Loco, Circoli Sociali, Circoli Culturali, Sezioni di Partito, Circoli sportivi e Cittadini di Terra di Lavoro. Siamo i rappresentanti dei Sodalizi su elencati ed abbiamo deciso di opporci alla realizzazione di un termovalorizzatore (inceneritore) a biomasse per le insidie e i gravi pericoli (per la salute e l'ambiente) che questo tipo d' impianto comporta. Purtroppo, anche se molti lo ignorano, noi viviamo in una zona dove vi è un'alta percentuale d'inquinamento, che già sta incidendo non poco sulla nostra salute. Le Assise della città di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia, l'Osservatorio per le politiche ambientali e territoriali e il Comitato Allarme Rifiuti Tossici, stanno lanciando un appello affinché la popolazione campana e le autorità competenti siano rese consapevoli della catastrofe ambientale e sanitaria che sta devastando i nostri territori. Articoli comparsi su riviste scientifiche prestigiose e sulle pagine di cronaca quotidiana hanno svelato la verità su quanto sta accadendo: dalla fine degli anni Settanta , milioni di tonnellate dí rifiuti tossici continuano ad essere sversati nelle nostre campagne, nei pozzi di irrigazione, nelle cave, in discariche abusive o, addirittura, in mare, a poca distanza dalle nostre coste. Una delle conseguenze più terribili di questo disastro ambientale, come già ricordato, è l'aumento considerevole nella nostra regione delle patologie tumorali e degli aborti spontanei. Tumori del polmone, del fegato, della vescica e del pancreas hanno superato di gran lunga la media nazionale. Una Centrale a biomasse, altro non è che un inceneritore camuffato, come è stato evidenziato da tecnici specializzati, un impianto assolutamente non necessario per le nostre comunità. L'inganno di questi impianti, nati per produrre energia elettrica , sta nel fatto che sulla carta dovrebbero funzionare utilizzando solo materiali vegetali, ma nella realtà funzionano bruciando rifiuti tossici in percentuali alte, come è già successo in altre centrali a biomasse localizzate in Italia. La centrale a biomasse di Termoli, nel Molise, doveva bruciare solo prodotti vegetali, dopo un controllo, sì è scoperto che venivano utilizzate sostanze altamente cancerogene (dalla rivista "Ambiente" n. 65/2007). V'a ricordato che negli inventari europei delle immissioni di diossine e idrocarburi policiclici aromatici, il primato assoluto spetta proprio alla combustione di biomasse. L'impianto che si vuole realizzare tra l'altro ha bisogno di oltre 120.000 tonnellate l’anno di combustibile (biomassa), così come riportato nel progetto, una quantità che mai potrà essere prodotta nelle immediate vicinanze ( la provincia di Caserta può garantire appena 15.000 tonnellate l’anno il 10%, in tutta la Regione Campania la biomassa d.o.c. arriva ad un massimo di 60.000 tonnellate l’anno, il 50%, quindi, la restante parte dovrebbe provenire da luoghi di produzione distanti anche centinaia di chilometri, con una spesa enorme per il trasporto. La soluzione più semplice diventa allora, come già detto, quella di bruciare rifiuti tossici in quantità di gran lunga superiore a quelli meno tossici. Noi viviamo nel paese del sole e paesi meno privilegiati di noi, come la Germania, stanno promovendo e investendo sull'energia solare. In ogni caso, crediamo, che non si possono prendere decisioni senza coinvolgere i cittadini, soprattutto per quanto riguarda la salute, l'ambiente in cui viviamo, la qualità della vita (Convenzione di ARHUS). Un coinvolgimento della collettività, la partecipazione del popolo alle decisioni del proprio territorio è un principio imprescindibile e un diritto che ci viene dalla nostra Costituzione e dal voto. Chiediamo a tutti i destinatari di questo documento di attivarsi per poter dare la necessaria informazione e sensibilizzare tutta la cittadinanza su questo gravoso problema. Solo la condivisione e la cooperazione tra le parti può garantire la difesa dei beni comuni.
NON LASCIAMOCI BRUCIARE IL FUTURO!!!
Un ultimo controsenso: accanto al terreno dove dovrebbe sorgere la centrale a biomasse è stata autorizzata la costruzione e la ristrutturazione di immobili, confiscati alla camorra, da destinare all'accoglienza ex utenti dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG) di Aversa, con un finanziamento di un milione di euro (delibera giunta comunale n. 68 del 29.3.2007(del comune di Pignataro Maggiore ndr.).
L’inganno dei Termovalorizzatori – centrale a biomasse: le ragioni del NO. Convegno organizzato dai Comitati e Movimento Civici di Pignataro Maggiore e Vitulazio.
Interverranno: Dott. Nicola Capone, Segretario Assise della città di Napoli e del Mezzogiorno; Dott. Prof. Antonio Marfella, Oncologo – Tossicologo dell'Istituto Naz.le dei tumori "Pascale"di Napoli; Arch. Maria Carmela Caiola, Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo sostenibile – Provincia di Caserta; Ing. Ettore Del Giudice, Prof. Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale e Meccanica Università "Federico II"- Napoli; Prof. Sergio Tanzarella, Vice presidente della Fondazione "Don Peppino Diana"; Padre Alex Zanotelli Missionario Comboniano. L’appuntamento è per martedì 11 settembre alle ore 18.00 presso l’Auditorium Giovanni Paolo Il presso la Chiesa S. Maria dell'Agnena di Vitulazio.
Contatti movciunitivitulazio@alice.it deasportonlus@libero.it giovannimdilillo@virgilio.it
Telefax 0823 966794 – 320 2850 938 – 338 2300 898

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