Convegno sulla Centrale a Biomasse
Da "La Gazzetta di Caserta" – Un'apocalisse! Un'apocalisse, ancorché non imminente incombe su noi campani Non è la nefasta profezia della Cassandra di questo terzo millennio ma il risultato finale cui è pervenuto un pool di eminenti professionisti e stimati esperti dopo aver portato a compimento tutta una serie di studi approfonditi, esperimenti, esami di laboratorio mirate, constatazioni, dati di fatto relativamente alle centrali biomasse. “Non possiamo permetterci impianti privi di garanzie e di controlli. Impianti sì ma ad una sola condizione: che siano costantemente controllati ed opportunamente tarati. Un'analisi spassionata, cruda, da far accapponare la pelle, dura da digerire, che ti inchioda, ti inebetisce al punto da impedirti di ragionare, di pensare, di reagire Sì, reagire! Reagire contro chi ha contaminato i nostri campi ubertosi; contro chi continua a fregarsene della nostra salute avvelenandoci sempre di più giorno dopo giorno, contro i politici che devono sapere che sappiamo ormai della catastrofe ambientale, che sentiamo di essere stati abbandonati al nostro destino senza ricevere solidarietà da parte di nessuno, che siamo convinti che non è mai troppo tardi procedere al recupero di materiali altamente tossici ed inquinanti quali, farmaci, batterie, ecc., che è salutare ed economicamente vantaggioso riciclare plastica, carta, cartoni e simili. Siamo per le tecnologie rispettose dell'ambiente e di aiuto alla popolazione”: è quanto asserito dal dr. Massimo Amendola che ha rappresentato il dr. Nicola Capone, segretario assise della città di Napoli e del Mezzogiorno, trattenuto in Toscana, al convegno sul tema “L'INGANNO dei Termovalorizzatori, centrale a biomasse: le ragioni del NO” tenutosi l'altra sera nell'auditorium "Giovanni Paolo II" presso il Centro Parrocchiale "S. Maria dell'Agnena" in Vitulazio – a conclusione dei lavori. Si è detto di tutto e di più, una panoramica a 360° che ha toccato i vari aspetti, dall'etico a quello tecnico, dall'epidemiologico all'ambientalistico, dal politico all'imprenditoriale, ecc., della delicata materia oggetto del convegno, condotto, moderato con abilità e maniera dal giovane prof. Piero Del Bene. Esaurito l’ auditorium "Giovanni Paolo II" in ogni ordine di posti. Grande è stata l'affluenza di gente convenuta da ogni dove. Scarsa la presenza dei politici, rappresentati soltanto dal sindaco di Camigliano, ing. Vincenzo Cenname, dal rappresentante del comune di Pastorano e dal prof. Raimondo Cuccaro, consigliere di opposizione al Comune di Pignataro Maggiore; e coordinatore del comitato civico di lotta, e dei nostri concittadini i quali, sottovalutando la particolare valenza della vicenda o ritenendo che il problema non tocca Vitulazio dove da tempo si pratica la differenziata e gode di un'amministrazione guidata da professori adusi all'insegnamento, hanno preferito disertare il convegno. “Nell'impianto della centrale bio-masse a Pignataro Maggiore – ha evidenziato il prof. Cuccaro – c'è qualcosa di strano: autorizzato dall'Ente Regione, non dalla Provincia che si è riservata di esprimere il proprio parere soltanto dopo aver portato a compimento studi seri, approfonditi”. Quindi, ha concluso asserendo trattarsi di “una procedura viziata che ha spinto a promuovere ricorso al TAR”. Tecnica, chiara, eloquente la relazione del prof. Ettore del Giudice, docente di tecnologia meccanica alla facoltà di ingegneria meccanica presso la SUN. Una lezione che ha spaziato dalle biomasse alla distruzione di diossina, dai termovalorizzatori ai gassificatori, dagli impianti di misurazione di diossina sulle centrali biomasse alla relazione presentata al gen. Roberto Jucci; responsabile della task-force sui rifiuti del Ministero dell'Ambiente, secretata. “Siamo sull'orlo di un precipizio” – ha tuonato padre Alex Zanotelli – “Siamo in un momento difficilissimo per l'umanità. Si tratta di vita o di morte ma sono convinto che ce la faremo, ce la dobbiamo fare. Questa nostra regione in 20 anni è stata distrutta dalla camorra e dalle istituzioni che si sono alleate puntando sul business dei rifiuti. I leghisti dovrebbero darci una medaglia perché qui da noi sono stati sepolti i loro rifiuti nocivi. Portiamo l'etica, il Vangelo nel cuore dell'economia e della finanza. Basta con la legge del profitto. Viene prima la vita. Il pianeta ci è stato donato per curarlo, conservarlo e tramandarlo agli altri”. Nel corso del suo intervento, il prof. Antonio Marfella ha voluto ricordare i suoi trascorsi nella nostra zona tra Pignataro Maggiore dove, giovane medico, effettuava turni presso l'istituto della locale guardia medica, e Vitulazio, a casa di don Vittorio e donna Bianca Pozzuoli: Poi, entrando nei dettagli della sua ampia ed articolata relazione, ricca di aneddoti, dati statistici, –epidemiologici, ambientali, tossicologici, ecc., ha esortato politici di ogni colore ed cittadini di ogni paese ad unirsi, a fare fronte comune – “l'esempio l'hanno già dato i sindaci della Valle del Fortore” – contro impianti che distruggono, minano la nostra salute. “Quelli in mio possesso” – ha concluso il prof. Marfella – “sono dati allarmanti ma certi. Si sta tentando di far passare come genetiche delle malattie strettamente legate all'ambiente nocivo, tossico. Domenica prossima darò alla stampa il risultato di questi miei studi, di queste mie ricerche”. Hanno concluso il ciclo di interventi il prof. Sergio Tanzarella che ha puntato il dito sul disastro ambientale che incombe su Caserta dove hanno lavorato tecnici legati al centro sinistra e l'arch. Maria Carmela Caiola, assessore provinciale all'ambiente ed allo sviluppo sostenibile, la quale, profondamente critica nei confronti dell'istituzione regionale, ha evidenziato la 'mancanza di educazione e di cultura in riferimento alla tutela della salute”.