La costituente socialista
Continua l’impegno dei vertici provinciali dello SDI, del Nuovo PSI e del SI rappresentati dal segretari Mimmo Dell’Aquila, Luigi Romano ed Ovidio Gadola rispettivamente, per definire le basi organizzative della Costituente Socialista in Terra di Lavoro. Unanime e convinta è l’adesione, a livello regionale e provinciale, dei tre partiti alla linea politico-programmatica della Costituente Socialista, nata a Roma con la “Dichiarazione del 14 Luglio” (data simbolo della rivoluzione francese) che vede insieme tanti socialisti impegnati a ricostruire in Italia un partito che faccia riferimento al PSE. L’ambizione dei socialisti, però, non quella di superare la pur importante diaspora socialista mettendo insieme i vari spezzoni del socialismo italiano bensì quella di creare un polo laico, liberale, socialista e riformista aperto al mondo civile ed inserito nell’alveo del socialismo Europeo. Un soggetto politico, dunque, con una propria identità e una propria storia ed una chiara prospettiva. Il nuovo soggetto politico intende parlare al paese e ad esso si rivolge con una proposta politica forte, per certi versi dirompente, che sappia cogliere l’anelito di cambiamento che sorge dal paese. Un partito con grandi ambizioni quindi che, nel solco delle migliori tradizioni laburiste, sappia coniugare diritti e doveri, meriti e bisogni, giustizia e legalità, sviluppo economico liberale ed equilibrio sociale. Questa la sintesi della “Conferenza programmatica per la costituente”, tenutasi a Napoli all’Hotel Europa, che ha visto la partecipazione motivata di tanti socialisti ma anche di nuove realtà sociali e soprattutto di tanti giovani. Dal punto di vista politico il nuovo soggetto nasce in piena autonomia. Distante dal centrodestra di Berlusconi ma altrettanto critico con questo centrosinistra di Prodi “prigioniero – a detta di Boselli – della sinistra radicale, debole nel risanamento dei conti pubblici, senza anima riformatrice”. Critico, a livello regionale, è la Costituente anche con il Governatore Bassolino accusato – da parte di tutti gli intervenuti alla conferenza – di non aver avuto un progetto di cambiamento, di aver polverizzato le ingenti somme del POR 2000-2006 ed incapace di dare un minimo segnale di rinnovamento nella regione Campania. Il 26 settembre, a Caserta presso l’Hotel Vanvitelli, si terrà una Conferenza programmatica aperta alle forze sociali, al mondo del lavoro e della cultura, della ricerca e dell’Università, al mondo dei giovani e delle donne che sentono come propri i valori del riformismo socialista e che intendono apportare un contributo, nuovo e originale, alla costruzione delle linee programmatiche del nuovo soggetto politico.
Luigi Romano – Vice segretario regionale e responsabile provinciale NPSI.