Furto sacrilego
Alla estremità orientale di Bellona, in via Diaz, vi è un'edicola dedicata a S. Marco Evangelista, dove fino a ieri i fedeli hanno deposto un cero e bouquets di fiori. L’edicola risale all’anno 1775 e in passato era tradizione celebrare, durante la ricorrenza della festa del Santo, una S. Messa cantata ed i primi Vespri. La cerimonia religiosa richiamava molti fedeli che, nello spiazzo antistante, assistevano ai sacri riti, celebrati dai parroci che si sono succeduti nella parrocchia di Bellona. Su marmi policromi era dipinta l’immagine di San Marco che, fino ad oggi, ha sempre suscitato, ai passanti di una certa età, ricordi e care memorie. Il proprietario dell’adiacente edificio, prof. Bruno Della Cioppa, ossequioso della tradizione dei suoi avi, lo scorso anno volle restaurare l’antica edicola restituendole la bellezza ed i colori di un tempo . L’iniziativa fu lodata dai cittadini legati alla storia ed alle tradizioni bellonesi, e molti fedeli continuarono a deporre ceri votivi e fiori presso l’immagine dell’Evangelista. Ma era in agguato un’amara sorpresa. Infatti ieri mattina il proprietario, uscendo con la sua auto, rivolgeva, come da antica abitudine, lo sguardo verso l’edicola per ossequiare la Sacra Immagine e notava qualcosa che lo feriva profondamente al cuore: i marmi policromi erano stati del tutto divelti. Un furto sacrilego messo in atto dai soliti vandali in cerca di facili guadagni. La notizia ha suscitato, tra i fedeli e gli amici di Bruno Della Cioppa, profondamente colpito nei suoi affetti, un senso di amarezza perché, quella di San Marco, era l’unica edicola di Bellona che riproduceva la Sacra Immagine dell’Evangelista su marmi policromi A chi la colpa di un simile atto barbaro? Dopo le azioni vandaliche contro la toponomastica della città, ora l’interesse dei “novelli barbari” è rivolto a ciò che fa parte della storia di Bellona; un preoccupante problema che potrebbe colpire altri siti storici! Si spera che l’accaduto sia preso in considerazione dalle Autorità locali, che hanno il dovere di vigilare sulla sicurezza dei cittadini e su tutto ciò che fa parte della tradizione della nostra città, e che le Forze dell’Ordine riescano ad acciuffare i ladruncoli per affidarli alla Giustizia.