Appello per la “costituente socialista” in Terra di Lavoro

La storia del socialismo italiano, anche se non priva di errori, ha avuto grandi meriti nelle conquiste sociali  e civili del nostro paese. L’Italia del nuovo secolo ha, oggi più che mai,   bisogno di una forza autenticamente socialista che sappia affrontare le sfide del futuro che ci vengono dalla globalizzazione e dalle grandi rivoluzioni in atto nella società civile.
Consapevoli che ogni altro ulteriore indugio avrebbe l’effetto di disorientare, disperdere e dividere un’area politica che necessita, invece,  di essere riunita e rilanciata, i sottoscritti compagni lanciano un appello: alle compagne e ai compagni – ai giovani e alle donne – a tutti coloro che si riconoscono nei valori del socialismo italiano ed europeo – a quelle forze che hanno fatto la storia della sinistra italiana – a tutti i cittadini autenticamente liberi
a che si rendano partecipi della costruzione, nell’alveo del Partito Socialista Europeo, di un nuovo Partito Socialista  Italiano. La necessità storica di un forte partito socialista
L’anomalia, tutta italiana, della mancanza, negli ultimi quindici anni, di un forte Partito Socialista ha prodotto una evidente incapacità della politica ad affrontare, con una vera azione riformatrice, i problemi della nostra società. Nè la nascita del PD, formazione politica senza identità, senza storia e senza riferimento Europeo – e   della  “Cosa Rossa” – assemblaggio di varie forze politiche della sinistra antagonista.-  consentiranno di affrontare, con spirito innovativo, le riforme di cui il Paese ha bisogno. Nasce pertanto la necessità, se non il dovere, di fronte al Paese ed alla Storia, della creazione di un forte Partito Socialista autenticamente riformista, laico  e liberale capace di incidere, in modo determinante, nella politica italiana. La necessità del rinnovamento
Nella  costruzione di questa forza non si può non tener conto delle spinte innovatrici che vengono dalla società civile né può passare sotto silenzio il distacco, sempre più profondo, del paese dalla politica e dai partiti; nasce quindi la necessità di una proposta forte, per certi versi dirompente, che rompa con il passato e segni un reale mutamento nel far politica.
Il Partito, quindi, dovrà essere capace di formulare un grande e coraggioso progetto di cambiamento, credibile ed incisivo, che sappia far breccia nel cuore e nella mente dei cittadini.
Un Progetto di cambiamento che abbia come punti cardine un nuovo Modello di Stato, di Sviluppo Economico e di Stato Sociale dove possano coesistere tradizione e innovazione, sviluppo e tutela dell’ambiente, cooperazione e competizione, crescita economica ed equità, meriti e bisogni, diritti e doveri, sicurezza e legalità e che, con una forte azione riformatrice, sia  capace di ridurre i costi della politica. Perché il progetto si realizzi è necessario, allora, privilegiare il dibattito delle idee alla corsa alla poltrona, il confronto sui contenuti alla sterile contrapposizione dialettica, l’analisi dei problemi alla semplice gestione delle risorse. Il panorama politico di riferimento
L’ambizione nostra non è  quella di mettere insieme i vari spezzoni del vecchio PSI  bensì quella, ben più alta, di creare un polo laico, liberale, socialista e riformista, aperto alla società civile  finalizzato alla costruzione di una società moderna, europea, più equa e più giusta.
Per questo ambizioso progetto dobbiamo lavorare tutti, uniti e coesi, e per esso dobbiamo batterci alfine di coinvolgere, dal basso, tutti coloro – soprattutto giovani e donne – che si riconoscono in questo progetto di cambiamento che vuole fare, anche della nostra realtà  provinciale, una società normale.

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