Ottantunenne maciullato dal treno
Ha deciso di mettere fine ai suoi giorni evidentemente non sereni schiantandosi contro il primo treno diretto a Napoli dell’Alifana (pomposamente ribattezzata Metrò Campania Nord Ovest) l’ottantunenne S. C. che prima di compiere l’insano gesto pare abbia calcolato tutto con estrema precisione, parcheggiando la macchina a ridosso del passaggio a livello ubicato poco prima della fermata in località Anfiteatro di S. Maria C. Vetere per poi attendere l’arrivo del convoglio proveniente da Piedimonte Matese e lanciarsi improvvisamente al centro dei binari. Inutile il disperato tentativo del macchinista, Luigi Quattromani, di bloccare il treno tirando la “rapida” allorché ha notato una massa informe a pochi metri dalla sua postazione, in quanto il corpo dello sventurato, secondo la descrizione di qualche presente che ha osato constatarlo, era ridotto in brandelli, con la testa separata dal resto del corpo, tanto che per liberare i binari, effettuare la prescritta disinfestazione con calce bianca e ripristinare la circolazione sono state necessarie oltre quattro ore. Disagi e disservizi si sono registrati fin verso le undici, come contiamo di riferire in separata sede, nonostante la prontezza d’animo del personale di bordo dei vari treni che si sono succeduti, ma non sempre hanno trovato pronto un servizio di trasbordo soddisfacente come sarebbe stato necessario e possibile, sicché molti studenti e lavoratori hanno dovuto rinunciare agli impegni già assunti essendo arrivati a destinazione con oltre un’ora di ritardo. Ma per ironia della sorte per i treni regionali non è previsto neanche alcun rimborso. Sotto accusa i manager della ferrovia già battezzata di cartone, che percepiscono stipendi da favola ma nell’occasione non hanno saputo fronteggiare in modo ottimale l’emergenza e probabilmente non dovranno mani renderne conto a nessuno.