Attenzione ai funghi.

In questo periodo molte persone si dedicano alla raccolta dei funghi perché, l’alternarsi del clima, fa spuntare il prezioso bulbo in molti luoghi. Raccoglierli, senza avere esperienza in merito, può diventare molto pericoloso. Per fare ciò occorre conoscere quelli velenosi e quelli commestibili. Molti bellonesi, ricorrono a persone esperte per farsi consigliare come distinguere le due varietà. Uno degli esperti, Mario, non si astiene dall’elargire in continuazione i suoi preziosi consigli: “I funghi vanno raccolti interi e non in stato di alterazione. Si trasportano in contenitori rigidi ed aerati, come canestri e cestini di vimini, che consentono il passaggio dell’aria e si evita la compressione. Non bisogna raccogliere i funghi in zone sospette d’inquinamento e, prima di cucinarli, controllarli ancora una volta. Da tenere presente che la prova dell’aglio o della moneta d’argento, durante la cottura, non garantisce la loro innocuità. Le tossine sono termostabili e perciò, continua Mario, non perdono la tossicità. La cottura o l’essiccazione non servono a togliere il veleno ai funghi mortali tra i quali ricordo i più pericolosi: Verna Voirosa, Lepiota specie e Cortinarius Orellanus. Per riconoscerli bisogna avere molta esperienza altrimenti si possono confondere con specie commestibili. I funghi vanno mangiati ben cotti. Il famoso fungo chiodino diventa tossico se non è sottoposto a bollitura di almeno quindici minuti prima della cottura definitiva, Solo dopo queste attenzioni, conclude Mario, si può augurare il buon appetito”.

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