Intervista a Claudia Koll
Castel Morrone: Nell’ambito dell’Ottobre Missionario organizzato dal rettore delle Chiese di San Michele
Arcangelo, Sant’Andrea e Maria SS. dell’Assunta, Don Antonio Coppola, vi è stata nella giornata di Lunedì 22 Ottobre la visita in paese della nota attrice Claudia Koll, ora riavvicinatasi alla fede cattolica e portatrice gia da diversi anni della sua esperienza nelle parrocchie e nelle comunità cristiane. Particolarmente emozionante è stato, infatti, l’incontro che la signora Koll ha tenuto presso il plesso elementare, dove accoltata da alunni, personale docente e non docente, ha raccontato in modo molto naturale e con un linguaggio consono ai bambini la sua esperienza e la sua testimonianza di fede. In pratica la Koll ha fatto capire ai bambini l’opportunità che ci è data da Dio nell’aiutare il prossimo ed ha esortato i bambini ad aprire gli occhi, le orecchie ed il cuore e di ascoltare ed aiutare le persone bisognose. Durante l’incontro ha anche parlato dei suoi progetti che sta portando avanti in Africa a supporto della popolazione e dei bambini del Burundi. Un incontro particolare e toccante sia per la Koll che per i bambini che ha avuto il suo epilogo quando la nota attrice ha regalato dei gadgets (una matita della pace e delle icone scare) ai bambini che entusiasti l’hanno circondata.
Claudia Koll porta la sua testimonianza di fede.
Intervista di Giuseppe Di Fonzo
CASTEL MORRONE: La visita della nota attrice Claudia Koll, oggi testimonianza di fede e di conversione, organizzata dal rettore delle Chiese di Sant’Andrea, San Michele Arcangelo e Maria SS. dell’Assunta, Don Antonio Coppola ha suscitato vivo interesse in paese, la nota attrice nella giornata di Lunedì 22 Ottobre ha portato la sua testimonianza di fede tra la gente di Castel Morrone. Infatti, per la Signora Koll è stata una giornata impegnativa che l’ha vista prima incontrare gli alunni del plesso elementare poi gli alunni della scuola media ed infine, dopo una visita di meditazione e di preghiera personale sull’Eremo di Monte Castello, ha incontrato gli Amministratori Locali e la popolazione morronese nella Chiesa di San Michele Arcangelo nella frazione Casale. Durante la visita inoltre vi è stata anche l’opportunità di scambiare alcune parole con Lei, la quale alle nostre domande ha cosi risposto:
Signora Koll ricorda qualche esperienza di fede vissuta durante la sua prima giovinezza?
Nella prima infanzia sono cresciuta con una nonna non vedente, che però vedeva con gli occhi della fede. Era molto devota alla Madonna di Pompei e al Sacro Cuore di Gesù; grazie a lei ho respirato una particolare “presenza” di fede. In seguito il Signore ha permesso che mi smarrissi… Oggi però comprendo che Dio permette lo smarrimento, e il male, perché da esso può nascere un grande bene. Ogni “figliol prodigo” diventa testimone dell’Amore e della grande Misericordia di Dio.
Cosa l’ha spinta a voler diventare attrice?
Subito dopo la mia nascita, mia mamma ed io abbiamo rischiato di morire e, come accennato prima, sono stata affidata a mia nonna, non vedente. Più tardi, quando lei stava dinnanzi al televisore e ascoltava gli sceneggiati, io le raccontavo cosa vedevo. L’esperienza di raccontarle quello che accadeva, e vedere il suo volto illuminato, ha generato in me la voglia di comunicare con le persone e di regalare emozioni. Penso che sia da ricercare in questo vissuto il seme della mia vocazione artistica.
In quel periodo qual era il suo stato d’animo?
Inquieto, non mi bastava mai niente, non ero contenta di niente veramente, cercavo sempre qualcosa di più. Poi nessuno mi aveva insegnato la fedeltà e quindi non ero fedele e non sapevo neanche gestire l’amore, non sapevo amare.
Dopo la conversione cos’è cambiato concretamente nelle sue scelte di vita, nel quotidiano?
La conversione è qualcosa di profondo e continuo: è aprire il cuore e cambiare, è vivere concretamente il Vangelo, è opera di rigenerazione basata su tante piccole morti e rinascite quotidiane. Nella mia vita cerco di ringraziare Dio con tanti piccoli gesti d’amore: occupandomi dei bambini, dei poveri, superando i miei egoismi… È vero che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. A volte, dimenticando noi stessi, si aprono nuovi orizzonti.
Un’esperienza particolarmente viva fra i suoi ricordi.
Sicuramente l’esperienza più grande è stata quella d’avvertire nel mio cuore il grande amore di Dio, che ha cancellato tante mie ferite.
Nel volontariato, ricordo l’incontro con un malato di AIDS che aveva perduto la facoltà della parola e non riusciva più a camminare. Ho trascorso un pomeriggio intero con lui; aveva la febbre alta e tremava dalla paura. Gli ho tenuto la mano per tutto il pomeriggio; ho condiviso con lui le sue sofferenze; vedevo in lui il volto di Cristo… Non scorderò mai quei momenti.
Oggi chi è Claudia Koll?
Un segno della misericordia di Dio, di questo grande amore che ha il Signore per ciascuno di noi, e quindi mi sento di cantare in eterno le lodi di Dio che è un Dio amore e che veramente ho sentito vicino nella sofferenza. Allora, mi sento di dire ai giovani che devono cercare il Signore, di non fingere che il problema non esiste. Dio bisogna cercarlo veramente con tutto il cuore, poi è Lui a mostrarsi a chi ne ha un desiderio profondo, a chi cerca la verità. Occorre fare verità nella propria vita perché è un mondo, questo, che ci spinge ad essere ipocriti, a non avere il coraggio della verità, che ci spinge al compromesso. E invece tutto questo ci uccide dentro, ci toglie luce, ci toglie forza. Bisogna cercare l’amore vero: come si fa a trovare l’amore vero? Bisogna innanzitutto cercare Dio, mettersi sotto la sua protezione, e poi tutto il resto va a posto da sé, perché il Signore, piano piano, fa un’opera meravigliosa nella vita di ciascuno di noi.