“Scuole aperte” all’Iac di Bellona

Dalla redazione scolastica dell’Iac di Bellona riceviamo: Via i ragazzi dalla strada. Puntano  anche a questo  gli stanziamenti varati dalla Regione Campania per tenere aperte, in  quest'anno scolastico, le scuole il pomeriggio. Un obiettivo giustificato dal consistente numero di abbandoni e dall’alto indice di dispersione scolastica. Dunque, scuole aperte oltre l’orario curriculare anche a Bellona.
Ben 50.000,00 Euro finanziati dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Campania per permettere alla scuola cittadina di aprire le porte anche nelle ore pomeridiane con iniziative dedicate alle famiglie, ai disabili ed al mondo dell’associazionismo in generale, oltre agli stessi alunni. Le scuole ammesse al finanziamento di 50.000 euro cadauna sono state 200 i tutta la regione e di queste 40 nella provincia di Caserta. La scuola locale ha presentato un progetto dal titolo “ Cinestoria, il cinema come strumento di contenimento del disagio sociale e di tutela della memoria storica”, realizzato in partnariato con il Circolo Culturale ARCI NEXUS di Caserta, presieduto dal dott. Domenico Nespolino, in collaborazione con il Comune di Bellona, nelle persone del sindaco Giancarlo Della Cioppa e dell’assessore alla Cultura dott.ssa Arianna Di Giovanni, l’ Associazione Nazionale fra le Famiglie Italiane dei Martiri Trucidati dai nazi-fascisti (ANFIM), il Circolo sociale “Il Pensionato”; la Parrocchia San Secondino di Bellona nella persona del parroco don Antonio Iodice; la Congrega San Michele di Bellona; la Direzione Didattica di Mignano Montelungo; la Scuola Media Statale di Caiazzo e l’Istituto Autonomo Comprensivo di Vitulazio. Un progetto che è stato voluto per offrire un valido punto di partenza nell’elaborazione d’iniziative didattiche che integrano i nuovi strumenti multimediali ed i nuovi linguaggi espressivi: una piccola ma efficace scuola di cine giornalismo in grado di portare gli adolescenti che vivono ai margini a riflettere sulla memoria e sulla storia dei luoghi in cui vivono, senza dimenticare l’acquisizione di competenze tecniche (sceneggiatura, regia, recitazione, fotografia e montaggio) finalizzati alla loro crescita umana. Dopo una serie di moduli, il percorso formativo vedrà la realizzazione finale di una docu fiction, dedicata alla storia del territorio, e in particolare, ai tragici fatti relativi alla vicenda dell’efferata strage dei 54 Martiri, avvenuta il 7 ottobre del 1943,  e ad altre stragi consumate nello stesso periodo storico. Il contributo all’elaborazione del progetto è stato dovuto anche all’impegno di  un gruppo di otto insegnanti coordinati dalla referente Anna Aurilio, il lavoro informatico è stato, invece, curato dai prof. Giacomo Cafaro e dal vice preside Simone Pietro Russo
                                                                               

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