UGL: Confronto presso il ministero delle comunicazioni
Rischia di farsi infuocato il confronto fra il Sindacato, l’Azienda Poste Italiane e le Agenzie di recapito private ex concessionarie del servizio postale, che è proseguito nella giornata di oggi presso il Ministero delle Comunicazioni, nel tavolo di concertazione appositamente convocato. L’U.G.L. Comunicazioni ha preso atto della bozza di memorandum predisposta dal Ministero delle Comunicazioni, che recepisce sia le modificazioni del quadro normativo di riferimento europeo, sia le sollecitazioni dell’Autority antitrust e delle Commissioni preposte ad armonizzare l’evoluzione del mercato dei servizi postali in Italia. Salvatore Creti, segretario generale della Federazione delle Comunicazioni U.G.L., ha paventato il rischio che il conflitto acceso dalle Agenzie di recapito private nei confronti di Poste Italiane in opposizione al processo di gradualizzazione del rientro in “Poste” di quote dei flussi postali (Raccomandate/Assicurate) in cambio di altro traffico, possa determinare: Impatto negativo sui piani occupazionali di Poste Italiane; Ridefinizione del piano industriale di poste Italiane dei prossimi anni; Messa in discussione degli accordi sull’organizzazione dei servizi di recapito e di sportelleria; Impossibilità di attuare il piano di incremento dell’occupazione definito con gli accordi per la riduzione del contenzioso degli ex CTD (15.000 disoccupati elencati nella graduatoria appositamente costruita, in attesa di futura assunzione). Salvatore Creti, infine ha ribadito che se non sarà trovata una sintesi fra tutti gli attori presenti nel tavolo di concertazione, si potranno creare discriminazioni tra i cittadini, non garantendo più lo stesso servizio in termini di accessibilità e qualità, soprattutto in quei Comuni ed in quelle realtà montane con scarsa redditività economica. L’U.G.L. Comunicazioni ha pertanto ribadito la necessità di non interrompere il processo di riorganizzazione che Poste Italiane sta attuando, attraverso il confronto con le OO.SS., poiché scelte strategiche diverse, derivanti anche dall’impatto imminente degli scenari evolutivi del quadro di riferimento europeo, metterebbero a repentaglio sia i livelli occupazionali interni ed esterni a Poste Italiane, sia le prospettive di sviluppo di “Poste”, nel contesto di un mercato europeo sempre più ipercompetitivo, dove non è stato ancora definito il concetto di “Servizio Universale”. In tale realtà, per l’U.G.L. è auspicabile un corretto equilibrio tra mercato e garanzie sociali dei lavoratori e dei cittadini.