Seproter, ma che c’entra Di Costanzo?

É stata recepita con grossa perplessità da alcuni contribuenti caiatini la notizia, riportata da varie testate, e mai smentita, secondo la quale il sindaco di Alvignano nonché consigliere provinciale Angelo di Costanzo avrebbe fatto pressioni sul sindaco Stefano Giaquinto per indurlo a pretendere anche dai propri concittadini una gabella a beneficio della Seproter, società incaricata dalla stessa Provincia di gestire i controlli delle caldaie termiche domestiche, percepire un balzello per ogni autocertificazione, effettuare controlli a tappeto  ed incassare le pesanti sanzioni dagli inadempienti. A prescindere dal fatto che, secondo reiterate denunce di un altro consigliere provinciale, Renato Ricca di Piedimonte Matese, tale società non avrebbe alcun diritto a percepire alcuna somma, effettuare alcuna attività, predisporre qualunque avviso o controllo domiciliari da parte di altri soggetti, tanto da diffidarla a non permettersi di farlo, non è chiaro a quale titolo il sindaco di un Comune -e consigliere provinciale- possa permettersi di fare pressioni o comunque invitare il sindaco di un altro Comune a vessare i propri concittadini a beneficio di una società privata, a sua volta controllata dalla stessa provincia, soprattutto se, come ripetutamente denunziato da Ricca, Santagata ed altri, sarebbe tutto illegittimo. Qualcuno addirittura ha ipotizzato un tentativo estorsivo se effettivamente in alcuni Comuni della provincia i cittadini sono stati invitati a pagare senza che ne ricorressero i presupposti, per cui il sindaco -consigliere provinciale Di Costanzo è invitato a chiarire il tutto e precisare se effettivamente, come riportato da varie testate ha fatto (vana) opera di convinzione nei confronti del sindaco di Caiazzo affinché invitasse i caiatini a pagare quanto richiesto dalla Seproter anche se a Caiazzo non si è mai visto un avviso al riguardo

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